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Alessio applaude la Juve: "E' più Sarriana, gioca ad un tocco. Col Torino rivedremo lo stesso tridente. Emerson? Troverebbe spazio in bianconero. E su Boga..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 del dtt)
02.07.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessio applaude la Juve: "E' più Sarriana, gioca ad un tocco. Col Torino rivedremo lo stesso tridente. Emerson? Troverebbe spazio in bianconero. E su Boga..."
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© foto di Nicolò Zangirolami/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore ed allenatore bianconero, Angelo Alessio, per avere la sua opinione sugli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Mister, che cosa sta bollendo in pentola? L'ultima esperienza, lo ricordiamo, è stato in Scozia con il Kilmarnock.

"Non ho ancora ricevuto nessuna richiesta ufficiale, c'è stato un pour parler ma nulla di concreto. L'importante è che siano ripartiti quasi tutti i campionati, bisogna esser fiduciosi. Staremo a vedere se sarà in Italia oppure all'estero".

Come è allenare all'estero?

"E' molto diverso, perché ti rapporti con un calcio, una mentalità e una tradizione totalmente differente. E devi subito calarti nella nuova realtà. Penso che sia molto entusiasmante, così hai la possibilità di apprendere un metodo nuovo. Se dovessi invece trovare in Italia, al contrario, sarebbe tutto più facile".

Come stai vedendo la Juventus?

"Ho guardato un po' la sfida col Genoa, credo che la Juventus abbia mostrato di essere una squadra consapevolezza dei propri mezzi e della propria qualità. Anzi. Ho visto un giro palla più veloce, giocava ad un tocco, ha condotto la partita creando moltissime occasioni. Sarri deve esser contento di ciò che la squadra sta mostrando, sto notando che i giocatori cercano sempre più di eseguire quelli che sono i suoi comandi".

La Juventus, dunque, sta diventando sempre più Sarriana.

"Esatto, è indiscutibile non vedere la mano di Sarri in tutto questo".

La sfida col Torino non è mai facile, come la vedi?

"Sarà una sfida diversa dal solito, si può discutere di tutto ma giocare senza pubblico è la morte del calcio. Questo derby vedrà da una parte una squadra col vento in poppa e dall'altra una formazione che sta provando a salvarsi. E' sempre molto difficile prevedere il risultato finale".

Quindi non è una gara facile come potrebbe sembrare oggi.

"Assolutamente no, anche se la Juventus è ben consapevole dei propri mezzi non riterrà mai semplice un match come il derby. Credo che proverà a vincer la partita, un po' come ha sempre fatto nelle ultime uscite".

Rivedresti bene il tridente formato da Bernardeschi, Dybala e Ronaldo?

"Adesso il campo dice questo, ma giocare ogni tre giorni implica un possibile turn-over. E forse contro il Torino non sarà la partita dei grandi stravolgimenti. Con Bernardeschi dal primo minuto vedo più equilibrio, Douglas Costa sta dimostrando che subentrando a gara in corso è davvero devastante. Per me potrà essere ancora il tridente titolare".

La Juve è a caccia del nono successo di fila, ricordando che tutto è partito nel 2012 quando nello staff del tecnico Antonio Conte eri presente anche te. E negli ultimi giorni, due totem di quella Juventus come Giorgio Chiellini e Gianluigi Buffon hanno rinnovato i loro contratti.

"Sono due colonne portanti tutt'ora, non lo erano solo all'epoca. Resta il fatto che nella Juventus siano passati tanti allenatori, ma ciò che conterà sempre sarà la vittoria. Bisognerà continuare a farlo, cercando sempre il risultato più grande. Sotto questo punto di vista, la società ha fatto grossi investimenti ed è cresciuta come fatturato e il marketing è esploso. A livello di club, è nei primi posti in Europa e nel mondo. Ha cambiato pelle e ha saputo rinnovarsi puntando sempre in alto, questo è sotto gli occhi di tutti".

A proposito di campionato, quanto sarà difficile riconfermarsi?

"Credo che avere una squadra come la Lazio alle spalle, in grado di non mollare mai, sarà uno stimolo per questi ragazzi. Mancano ancora diverse partite alla fine, l'Inter vittoriosa ieri non è tagliata fuori da questo discorso. Ma non bisognerà pensare ai risultati degli altri, bensì ai propri. La concentrazione non dovrà calare né contro il Torino, né contro le prossime avversarie affrontate".

Nella tua avventura al Chelsea hai conosciuto Emerson Palmieri, un giocatore che la Juve segue da molti anni. Potrebbe far bene nella società bianconera?

"E' un calciatore che ha qualità tecniche importanti, al Chelsea non ha avuto molte chance di potersi mettere in mostra. Con Sarri ha avuto più possibilità di giocare, poi lo conosce davvero molto bene. A mio parere alla Juventus potrebbe trovare spazio, è un ragazzo molto serio e disponibile".

E un altro ragazzo che conosci bene è Jeremie Boga.

"Sì, era molto giovane e le sue qualità sono molto cresciute. Lo vedo più maturo. Prima non riusciva a gestire bene il suo potenziale, in Italia invece è migliorato tantissimo sotto l'aspetto difensivo. In Inghilterra, invece, giocava solo quando aveva la palla. E il merito è stato quello di avere un allenatore italiano, che lo ha disciplinato tatticamente sia in fase offensiva che in quella difensiva. Il salto lo ha fatto in questo modo".

La Juventus, nel caso in cui dovesse andar via Douglas Costa, potrebbe appunto rimpiazzarlo con Boga. Che ne pensi?

"Credo che Jeremie abbia bisogno ancora di uno step, prima di arrivare in un top club come la Juventus. Chiaramente sarà il suo obiettivo, ma prima dovrà consacrarsi. Questo è il mio pensiero".

Si ringrazia Angelo Alessio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.