CR7: "Non vivo pensando ai record. Accuse di stupro disgustose. Alla Juventus accolto benissimo, sulla Nazionale dico che..."

31.12.2018 18:23 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
CR7: "Non vivo pensando ai record. Accuse di stupro disgustose. Alla Juventus accolto benissimo, sulla Nazionale dico che..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In un'intervista rilasciata a Record, Cristiano Ronaldo ha parlato dei premi individuali: "Non vivo pensando di battere i record. I premi individuali per me non sono un’ossessione. La cosa importante è contribuire ai successi della squadra, il resto viene di conseguenza. Così è anche per i record: non sono ossessionato dal batterli, ma voglio migliorare sempre di più. Non è facile, perché ogni anno si alza il livello tecnico, tattico e fisico delle squadre. Proprio per questo devo lavorare sempre più duramente per rimanere al top. Vincere è bellissimo ed è una cosa che mi rende felice, ma se non accade non è la fine del mondo. Penso comunque che i numeri parlino da soli”.

Sulle accuse di stupro? Disgustose. Sono comunque tranquillo perché ho la coscienza pulita e presto presto tutto sarà chiarito. Ritorno in Nazionale? Nel 2019 ho intenzione di tornare a disposizione". 

Sulla Juventus: “Sono stato in Spagna per molti anni, serve tempo per raggiungere gli automatismi in un nuovo club e con nuovi compagni, in un nuovo campionato, ma sono sempre più integrato nella nuova realtà. Il club mi ha accolto in un modo fantastico, la città, i tifosi, tutti. Io e la mia famiglia siamo molto felici. La Champions? La Juventus ha questo obiettivo ogni anno, ci è andata molto vicino, ma ci sono anche altre squadre che possono vincere. Il trofeo è solo uno, non deve diventare un’ossessione per noi. Lotteremo comunque con tutte le nostre forze per raggiungere questo trofeo”

Sulla Serie A: “Qui mi mancano stretto, ci sono differenze rispetto alla Liga. In Italia c’è meno spazio per attaccare, le squadre sono organizzate bene tatticamente e difensivamente”.

Sul possibile ritiro: “Non ho un anno preciso o un obiettivo da completare prima di ritirarmi. Sento di stare bene, lavorerò per continuare in questo modo ancora per tanti anni”.

Sulla Nazionale: “Ho parlato con il presidente della Federcalcio portoghese e con la Nazionale e siamo stati d'accordo sul fatto che non sarei stato in squadra per le partite della prima metà della stagione. Ho 33 anni, mi sono appena trasferito in un altro Paese, ho cambiato metodi di lavoro, compagni di squadra, routine professionale e personale. Penso che  questa sia stata l'opzione migliore per tutti. Se tornerò? Nel 2019 voglio essere a disposizione della Nazionale