Oggi e Domani - Juventus 3 Cagliari 0 (1ª g. Stagione 2017-2018)

Gli esperti della Panchina dello Sport hanno emesso il loro giudizio (dopo aver visionato le immagini di Juventus Cagliari): “La Juventus deve cambiare dodici giocatori su undici e non potrà mai arrivare nelle prima sedici…è una seria candidata alla sconfitta finale, il declino è già iniziata con la finale di SuperCoppa Italiana persa”.
È iniziato il nuovo campionato e secondo le previsioni degli esperti vedrà il ritorno nel calcio che conta delle squadre milanesi. Ero solo in casa, i miei sono ancora al mare, ritorneranno domani, ma Genny mi ha lasciato la scheda di Premium, così dopo aver visto un film con Andrey Tautou nei panni di una escort in attesa di sistemarsi con qualche ricco uomo di una certa età, verso le diciotto e cinque mi sono sintonizzato sul canale 380 di Premium. La partita era già iniziata, telecronista Pardo e commentatore il signor Aldo Serena, bravo a prevedere il peggio possibile per i giocatori di Max Allegri. Poteva andar peggio! Ero rilassato, vicino una bottiglia piena di un litro di acqua decisamente gelata, proveniente dal frigo. La partita procedeva lenta, Rugani era schierato al centro della difesa, in compagnia di Chiello, a centrocampo Marchisio, e Pjanic. U Picciriddu era schierato con il numero dieci sul centro destra. La squadra di Rastelli, orfano di Borriello passato alla Spal, si dimostrava ordinata e pressava i costruttori di giuoco bianconeri fin ai limiti della propria area di rigore. Le occasioni latitavano e qualche bicchiere di acqua era già scivolato nella gola. Minuto 12’, Pjanic dava la palla a Lichsteiner, schierato al posto di un frastornato De Sciglio, cross al centro, girata di Manzotin (copyright Alessandro), e palla in rete. Juventus 1 Cagliari 0, è la prima rete stagionale della Juve. Finalmente, ci voleva proprio, gli isolani si riprendevano subito e attaccavano specie sulla fascia destra bianconera, creando qualche allarme. GigiBuffon era bravo a respingere un tiro avversario, sul pallone irrompeva Faragò e per fortuna finiva nell’alto cielo limpido di Torino. Venivo assalito da qualche preoccupazione per varie sbavature nel creare il giuoco e perdere la conseguente palla, al minuto 37’ iniziava la rivoluzione del giuoco del calcio. C’era un’azione di attacco degli avanti isolani, il pallone era contrastato tra Alex Sandro e il croato Cop, il numero 90 degli ospiti stramazzava a terra con qualche secondo di ritardo. Il signor Maresca di Napoli concedeva un calcio di angolo, prima che il giuoco riprendesse, il signor Maresca disegnava con le dita uno schermo in cielo. Era il segnale della Var ((acronimo di Video Assistant Refree), lo strumento, il monitor, messo a disposizione degli arbitri per vedere le immagini dell’episodio incriminato su segnalazione dell’arbitro Var, Paolo Valeri. La Var è uno strumento particolare di cui può usufruire il direttore di gara per rivedere le azioni incriminate in quattro casi: assegnazione di un gol; assegnazione di un rigore; espulsioni; scambi di persona (ad esempio un'ammonizione data ad un calciatore diverso da chi ha commesso effettivamente il fallo). In questo il signor Maresca assegnava il calcio di rigore agli uomini di Rastelli. Quasi nessuna protesta, batteva Farias, il capitano, in modo maldestro, palla a mezz’altezza alla destra del portiere bianconero. GigiBuffon volava e respingeva il pallone. Boato nell’Allianz Stadium. Juventus 1 Cagliari 0. La partita riprendeva, bisognava segnare assolutamente la rete del raddoppio. Minuto 46’ lancio di Pjanic, un vero capolavoro, Dybala si involava nella metà campo avversaria, stoppava la palla con il petto e di sinistro batteva Cragno. Juventus 2 Cagliari 0. Il signor Serena cercava in tutti i modi di trovare il tocco di braccio dell’Omarino bianconero. Senza riuscirci, con suo sommo dispiacere.
La ripresa iniziava così com’era finito il primo tempo. I giocatori ospiti si mostravano intimiditi, il signor Serena cominciava a dibattere all’infinito sulla scarsa condizione atletica di Higuain, poco mobile e via dicendo. Il piccolo Omarino Dybala colpiva la traversa con un tiro a scendere sublime. Bla, bla, bla Higuan ha perso la palla in modo approssimativo. Un altro bicchiere di acque scendeva nella gola, ci sarebbe voluta una Tennent’s ma non era proprio il caso, berla da solo, deve essere assolutamente condivisa! Juve Fan Club Sibari presente sugli spalti con evidente riproduzione fotografica sugli spalti dell’Allianz Stadium. “Bla, bla, bla Higuan ha perso la palla, facendosi anticipare fac ilmente da Andreolli, dimostrando una precaria condizione fisica” ripeteva Aldo Serena. Intanto, è iniziata la 32ª Edizione dell’Estate Internazionale del Folklore tra percorso guidato alle chiese del territorio ad opera dell’Indiana Jones locale e il gruppo della Nuova Zelanda, ospite speciale Mister Maggico in versione tricheco “Aaaaahhhhh! Ahhhhh!. (Istruzioni per l’uso: bocca spalancata e mano destra che si agita come una manopola). “Bla, bla, bla Higuan ha perso la palla, il giocatore è appesantito” ripeteva Aldo Serena, ma la parola gli moriva in gola: minuto 21’ della ripresa, il pallone giungeva in area al numero nove bianconero, rapida girata e Cragno era battuto per la terza volta. E vaiiiiiiiiiii! Entrava Matuidi al posto di Higuain e Douglas Costa a quello di Cuadrado. Le serpentine del numero dieci bianconero cominciavano a rendere leggera l’aria serale dello stadio. La partita era virtualmente finita. Per il resto la Var regala rigori ed espulsione (episodio perlomeno troppo generoso) al Milan all’Ezio Scida di Crotone; un rigore a favore all’Internazionale e uno negato alla Fiorentina (il signor Tagliavento non ha dubbi e non ammette il ricorso alle immagini del monitor). Anche per il Napule-spettacolo, c’è un dubbio non risulto dall’elettronica. La sera assistiamo io e Bene ad un concerto dei Renanera, la ballerina era davvero splendida come suggeriscono Mimmo e Vincenzo, posizionati, in incognito, dietro di noi. Al Vate è stata mandata, in allegato, documentazione fotografica, obbedendo ad una sue richiesta telepatica in carta bollata. Il Castro pareggia a Cassano e la squadra piace poco, segnano Musacchio e il figlio di Buongiorno, centravanti impeto e passione del Castro, negli ottanta del 900. Il portiere non va, la difesa latita, il centrocampo non disegna e la Coppa Italia non è un obiettivo da troppi anni, dice l’Eminenza Grigia Ilario. Enzuccio è andato al mare, a dormire sotto l’ombrellone, troppi ricordi gli offuscavano il cuore.