Undici metri - La lite Allegri-Bonucci nasconde altro. Aperta la caccia al successore del tecnico juventino: ecco i candidati. Il diktat della società: tutti zitti e pedalare

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, nonché appassionato ed esperto di calcio.
25.02.2017 00:40 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - La lite Allegri-Bonucci nasconde altro. Aperta la caccia al successore del tecnico juventino: ecco i candidati. Il diktat della società: tutti zitti e pedalare

Il trionfo dopo la tempesta. Potremmo riassumere così la settimana bianconera con il furioso litigio Allegri – Bonucci, la presa di posizione della società e la decisione di Allegri di mettere Leo in tribuna. Pensate un po’ se la Juve avesse perso o se Barzagli e Chiellini (entrambi non in perfette condizioni) avessero toppato la serata. Allegri si è preso un bel rischio, appoggiato dalla società. Ha avuto coraggio ed è stato premiato.  La bella vittoria in Portogallo che di fatto spalanca le porte dei quarti di Champions alla Juve,  ha in un solo colpo depotenziato una situazione che era diventata esplosiva. Si badi bene, dico depotenziata e non messa da parte o risolta perché sicuramente la lite tra Bonucci e Allegri non è chiusa e nasconde altro. Cerchiamo di capire cosa.

E’ da mesi che serpeggia un certo malessere nello spogliatoio, periodicamente assistiamo a “mal di pancia” e un certo nervosismo, Mandzukic, Dybala, Dani Alves, ora Bonucci, questo forse è il segnale che nello spogliatoio ci sia la convinzione che Allegri a fine anno andrà via. Questo almeno è quanto da settimane trapela. A dire la verità anche io credo che Allegri a fine anno saluterà nonostante le continue smentite (ma siamo a Febbraio e a stagione in corso, è normale sia così). La probabile decisione di andare via non è maturata oggi , probabilmente dopo Doha qualcosa si è rotto e quasi sicuramente la Premier (sponda Arsenal) sarà la nuova destinazione di Max.  La società tenterà il tutto per tutto per trattenerlo anche perché trovare profili da Juve disponibili sul “mercato allenatori” non è semplice, intanto però si programma e si studiano soluzioni alternative. Da quanto ne so sono partiti sotto traccia i sondaggi.

Ad Andrea Agnelli piace molto Paulo Sousa ma sarebbe un rischio e secondo qualcuno non ancora pronto per un salto così importante, Marotta e Paratici sono i principali sponsor di Spalletti che potrebbe lasciare la Roma (le sue ultime sibilline dichiarazioni sono indicative in tal senso). C’è chi parla di Simeone o Jardim, tecnici con grande appeal.  In Italia intriga anche Di Francesco che sarebbe una scommessa totale. Qualcuno addirittura ipotizza Mancini.  Mi permetto di segnalare anche un nome che (in caso di cambio del tecnico) potrebbe essere preso in considerazione ossia Massimo Carrera:  juventino, scuola Conte (di cui per anni è stato il secondo), ha guidato la Juve in prima persona quando il tecnico leccese fu squalificato. Adesso allena con fortuna in Russia, insomma secondo me è un outsider da considerare. Il rebus del tecnico ce lo porteremo dietro ancora per diverse settimane. Tutte queste voci però non devono distogliere l’attenzione su quanto di straordinario la Juve sta facendo sul campo. Stasera c’è un impegno all’apparenza semplice ma che rappresenta la classica trappola. L’Empoli viene a Torino senza niente da perdere, la Juve arriva da una settimana tiratissima, dopo la Champions in pratica ha una sola giornata di allenamenti nelle gambe. Allegri sicuramente cambierà qualcuno e cercherà di ruotare i giocatori della rosa anche perché Martedì c’è  l’impegno di Coppa Italia col Napoli. Si entra nel vivo della stagione e non c’è tempo di pensare o tirare il fiato, non c’è tempo nemmeno per le polemiche. Ora tutti zitti e pedalare, questo il diktat che arriva dall’alto. Del futuro si discuterà poi. Di certo la sensazione è che a Giugno ci sarà una mini-rivoluzione che precederà il 2018, l’anno della rifondazione. Ora testa all’Empoli e attenzione alle trappole, gli scudetti si vincono (e si perdono) proprio in gare come questa.   Fino alla fine…