LA LANTERNA VERDE - Da stella più lucente a “giocatore sacrificabile”: l’incredibile parabola di Chiesa

08.02.2024 11:15 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - Da stella più lucente a “giocatore sacrificabile”: l’incredibile parabola di Chiesa

Quando giochi in un top club non puoi mai dare nulla per scontato. La concorrenza è altissima e basta poco per passare dall’essere una stella al diventare un “giocatore sacrificabile”. La parabola di Chiesa, da questo punto di vista, è significativa. Fino a poco tempo fa, il nazionale azzurro era il giocatore più quotato all’interno della rosa bianconera. Secondo tanti tifosi, l’unico vero top player della squadra (giudizio, per altro, con valide ragioni a suffragio). A distanza di qualche settimana, il pensiero su Chiesa è cambiato drasticamente. Complice qualche partita trascorsa a guardare gli altri giocare (sempre per i noti problemi fisici), un paio di prestazioni non all’altezza e, soprattutto, l’esplosione del giovane turco che piace a tutti, ecco che Chiesa è diventato improvvisamente un “giocatore sacrificabile”.
A 26 anni, con un infortunio importante alle spalle, Chiesa non sembra più destinato a diventare il leader della Juventus. Prima del terribile infortunio del 9 gennaio 2022 (lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), tutti ne erano convinti, tanto che le trattative per il suo rinnovo di contratto (in scadenza nel giugno del 2025) erano una priorità.

Appunto, erano… Oggi il panorama è diverso. L’esplosione di Yildiz e le magie che un certo Soulé sta facendo in quel di Frosinone, stanno facendo riflettere molto la dirigenza bianconera e, in particolare, Giuntoli. Yildiz è un 2005, Soulé un 2003… Inoltre, entrambi sono in “rampa di lancio” e stanno dimostrando di poter giocare ad altissimi livelli. Vale la pena tenersi Chiesa insieme a questi due diamanti grezzi? Sarebbe intelligente cedere uno dei due fantasiosi ragazzini per avere la forza economica e lo spazio in campo per Chiesa? Domande lecite di non facile risposta…
Che sia chiaro a tutti: Chiesa, se al 100% della condizione fisica, è un top player. Salta l’uomo, calcia bene e, quando c’è da prendersi delle responsabilità, non si tira mai indietro. Il vero problema è se tornerà mai ad essere quel giocatore devastante che era prima dell’infortunio… A volte, sembra quello di un tempo, altre no… Pensare ad una Juventus con il tridente, ossia Chiesa, Vlahovic e uno tra Yildiz e Soulé pare un azzardo, soprattutto in determinate partite. Tenere in panchina i due gioiellini sarebbe un problema per la loro crescita e, chiaramente, cederne uno (Soulé) potrebbe essere un grave errore, soprattutto se il giovane argentino dovesse crescere ulteriormente…
Non vorrei essere nei panni di Giuntoli che sarà presto chiamato ad una scelta difficile. Qualcuno resterà molto deluso, non c’è altra soluzione.