IL SANTO DELLA DOMENICA - Amarezza e rimpianti ma guai a mollare ora. E su Kean..

28.01.2024 01:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Amarezza e rimpianti ma guai a mollare ora. E su Kean..
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La classica serata storta che arriva quando meno te lo aspetti. Una buccia di banana dentro la quale c’è dentro di tutto, a partire dalla clamorosa ingenuità di Milik, per proseguire con una settimana in cui evidentemente si è pensato troppo alla sfida successiva, fino scarsa vena della squadra, insufficiente in quasi tutti i suoi elementi. Senza dimenticare, anzi mettendolo in evidenza, stavolta gli errori del tecnico, con una formazione iniziale strana e soprattutto la responsabilità di non aver saputo correggere in corsa la gara. Sono parsi tardivi i cambi, soprattutto poco incisivi. Yildiz avrebbe meritato più spazio, considerando anche la poca fantasia e inventiva dalla cintola in su.

La Juve ha giocato male, poco da dire, una serata da cancellare e dimenticare in fretta, prendendo però come insegnamento tutto quello che non è andato per il verso giusto. Occhio però a non farsi prendere dallo sconforto. La delusione è tanta, anche per la modalità in cui la squadra ha preso il gol del pari, ma quanto di buono fatto sino ad ora resta, e da li si deve ripartire. I sogni sono meravigliosi, alimentano la vita e spesso la rendono più dolce, ma i piedi vanno tenuti ben saldi per terra. Questa è una squadra che ha viaggiato a mille dal 23 settembre ad oggi, con pochissime battute a vuoto. L’euforia che è  creata nelle ultime settimane va certamente bene, ma non deve distogliere dalla realtà, di una compagine giovane, cresciuta tantissimo ma ancora non matura al 100%. Sia chiaro, la stagione non termina oggi, cosi come non finirà domenica sera, bisogna però, soprattutto alla Continassa, tornare con i piedi ben saldi per terra e recuperare umiltà e voglia di superare i limiti.

Poi ci sono gli episodi. Milik commette una leggerezza e alla fine il cartellino rosso ci sta, ci piacerebbe però capire con quale criterio stavolta il Var ha corretto il direttore di gara, che aveva ammonito il polacco, mentre a Reggio Emilia, Berardi su Bremer , e a Genova Malynosky su Yildiz, si è usato un metodo diverso. Ce lo spiegherà lei signor Rocchi vero?. Restiamo in attesa.. Cosi come restiamo in attesa, e nella speranza, di poter recuperare quanto prima il duo Rabiot Chiesa. Il francese è fondamentale per gli equilibri del centrocampo, mentre Federico deve stringere i denti per innalzare la qualità del reparto offensivo, accanto ad uno strepitoso Vlahovic. Siamo quasi al momento della verità, siamo in una fase delicata e decisiva, dove stringere i denti è quasi d’obbligo. E dispiace, almeno personalmente, per Kean. Il ragazzo vuole andare a giocare, ma siamo sicuri che con un Chiesa ancora a mezzo servizio, cederlo sia la scelta giusta? Ai posteri l’ardua sentenza