L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
09.06.2023 00:13 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Ceferin, Elkann e Gravina perseguono i medesimi obiettivi. Menzogne su "patteggiamento", la verità è un'altra. I tre programmi e l'obiettivo finale della proprietà: quello che non vi dicono sul futuro. E sul mercato...
© foto di Andrea Bosco

di Andrea Bosco  

Lombroso era uno studioso che pretendeva di definire l'indole delle persone in base alla fisiognomica: l'aspetto fisico. Se uno aveva il cranio di un certo tipo, l'arco cigliare con una certa angolazione, la mascella più o meno pronunciata,  l'aspetto di un delinquente, secondo Lombroso, altissime erano le probabilità che  da delinquente si comportasse. Ovviamente Lombroso esagerava. Personalmente reputo che così come “l'abito non fa il monaco“, allo stesso modo non è detto se hai l'aspetto di Telly Savalas tu debba essere necessariamente un gran figlio di buona donna.  Tuttavia,  dovete ammettere che Ceferin al pari di Gravina,  a Wall Street verrebbero chiamati  “squali“ per il solo aspetto.

Ma non è detto. John Elkann  ha tratti gentili e un volto rassicurante. Eppure è fatto del  cinismo e della pasta di Ceferin e Gravina. Non deve essere stato difficile accordarsi con loro. Visto che in effetti  Ceferin, Elkann, e Gravina  perseguono i medesimi obiettivi: mettere la Juventus a pane e acqua . 

Lo so: vi stanno raccontando un monte di bufale  condite con millanta ipocrisie. Vi spiegano che  piegarsi a 90° in posizione assai poco commendevole era  “l'unica soluzione“. Non la  “giusta soluzione“. Ma la “soluzione politica“, per chiudere i contenziosi evitando di danneggiare oltre che (ulteriormente) la Juventus, anche l'intero calcio italiano.

Ora, con un cinismo pari e persino superiore a quello di Elkann, mi chiedo:  perché  preoccuparsi del “calcio italiano“?. Ha mai fatto qualche cosa, il calcio italiano per la Juventus oltre che retrocederla in serie B,  dissanguarla economicamente, sputtanarla in ogni dove? 

Ma cinismo a parte  quelle che vi stanno veicolando sono menzogne. Fosse andata al Tar (in Italia)  e poi al Tas (in Europa)  e infine a Strasburgo  (per ogni evenienza)  la Juventus  avrebbe per cominciare paralizzato il calcio nazionale. E poi avrebbe vinto. Almeno in Italia avrebbe certamente vinto.  

Cosa non vi stanno dicendo? Non vi dicono che la Juventus che verrà è destinata ad un percorso simile a  quello della Juventus di monsieur Blanc. La Juventus non tornerà a vincere a breve. Per il semplice motivo che la Juventus è “morta“. John Elkan  ha staccato la spina e l'ha avviata là da dove non si ritorna.  Il Tar era una certezza, anche per poter riformare il sistema. Ma ad Elkann non importa della Juventus, figuriamoci della riforma del “sistema“. Con il calcio non si guadagna: si investe a fondo perduto. E lui di denari ne ha tirati fuori tanti: un miliardo di euro da quando nel 2006,  ereditò  la Juventus di  Bettega, Giraudo e Moggi che si autofinanziava.  Con le automobili si guadagna. Persino se metti in pista una vettura tecnicamente oscena, assistita da buoni (non favolosi ma buoni) piloti, ma anche da uno staff di yes man che da 20 anni prende cazzotti in  tutti i circuiti. Ma hai il “commerciale“. E quello,  ti fa guadagnare. Perché una Ferrari è uno status symbol. E' come  avere una casa firmata da Renzo Piano,  un Patek  al polso, una Kelly al braccio della tua donna, un Riva Acquarama in darsena, una Futura (la barca a vela  con l'albero a U e senza boma progettata da Daniele Mingucci) in rada. 

Il Tas per la Juventus era una possibilità. Quella di restare nel club del calcio che conta.  Ma forse questa possibilità la Juventus se la precluse molto tempo fa. Quando costruì uno stadio da 42.000 posti che la escludeva dall'elite  continentale. Bello, innovativo, di proprietà, ma dannatamente più piccolo rispetto a quello da 55.000 posti che avrebbe voluto Giraudo. Lo stadio della Juve è uno stadio che non potrà mai avere velleità continentali. 

Oggi la Juventus è una realtà medio-piccola. Inutile rammentare che “la Juventus è sempre la Juventus“. Non è così. Non lo è più.  I programmi della Juventus di Elkann sono sostanzialmente tre:  ridurre il passivo di bilancio,  beccheggiare nel mare “nostrum “,  cercare di valorizzare il vivaio. Per poi, appena possibile, vendere. Ieri il Real Madrid ha messo sotto contratto Bellingham, probabilmente il più forte centrocampista del pianeta. La Juve pare stia pensando a Frattesi: buon giocatore ma con tutto il rispetto non paragonabile all'inglese. Non si sa come la Juventus potrà fare mercato. Con Manna, perché  Giuntoli non arriverà. Con questo scenario anche la riconferma di Allegri ha un senso. Allegri non è diventato improvvisamente “ scarso“ . E' solo invecchiato. Il suo calcio è invecchiato. Le sue idee sono vecchie. La Francia pensava di essere al sicuro da ogni  invasione dopo aver costruito la Maginot. Quelle fortificazioni furono spazzate via dalla “guerra lampo“ dei nazisti.

Un segno dei tempi? L'ultima  volta che la Juventus riconfermò un allenatore nonostante il biennale disastro (perché Allegri in questa stagione avrà fatto anche i miracoli, ma la precedente  non aveva alcuna penalizzazione sul gobbo) fu nella stagione 1925/26. L'allenatore era un magiaro di nome Karoly. Che a dire il vero al terzo tentativo vinse lo scudetto.  

La Juventus non ha abdicato. La Juventus ha “abiurato“:  ha baciato la pantofola a  Ceferin e Gravina. E la voglia matta di liquidare Andrea Agnelli di Elkann è stata pari alla volontà di soddisfare le “voglie“ dei due satrapi del calcio continentale e nazionale. Quei 9 scudetti di fila sono stati per  Gravina un cazzotto nello stomaco. La certificazione della inettitudine della Federazione e del Calcio Nostrano. Quegli scudetti hanno ridicolizzato il lavoro di presidenti, direttori sportivi, agenti. La Superlega è stato un ceffone  sul volto di Ceferin: l'idea di ridurlo in mutande, sfilandogli il “grisbi“ così accuratamente accumulato negli anni.  Non si diventa Ceferin senza “ungere le ruote“. Il compianto Tavecchio (che votò per lui) con una delle sue memorabili gaffes avrebbe potuto illuminare il contesto. Ma “altri“ sanno. Devo proprio fare i nomi? 

Vi stanno sfinendo con domande del tipo: “ La Juventus disputerà la Conference League o verrà penalizzata per una stagione?“. La  partecipazione alla grottesca Coppetta del Bisnonno sarebbe uno schiaffo se  la Juventus ancora esistesse. Ma la Juventus non esiste più. Quindi che differenza potrebbe fare? Per me , per molti di voi, farebbe la differenza. Non per Elkann. Che dopo aver patteggiato l'inverosimile si disporrebbe con gioia  a disputarla. Tanto ad Elkann mica interessa il campionato. Arrivare  terzi, quarti, quinti, sesti sarà  ininfluente.  Credete al sottoscritto: il “patteggiamento“ prevede anche di non tornare a  vincere. Del resto se non investi, come puoi pensare di vincere? Hai perso pure investendo. Certo che magari evitando di investire sui “morti“ sarebbe già un inizio. Ma io penso sempre male: se volete , illudetevi. 

Champion's, Europa League, Conference per  Elkann  pari sono. Dovete cari tifosi farvene una ragione: ad Elkann della Juventus non importa un fico. Cercherà di rientrare delle perdite e poi venderà. E chi arriverà magari chiamerà il club Amazon Juventus. Come è giusto se cambia il “padrone“. Ma avete presente cosa ha fatto il proprietario cinese dell'Inter ad Appiano Gentile? 

L'Inter gioca la finale. Non credo possa vincerla, ma se la vincerà io  sarò il primo a congratularmi. Non mi piace l'Inter per tanti storici motivi. Ma se vincerà meriterà anche il mio applauso. E conseguentemente la pernacchia in direzione Allegri: la rosa della Juve era più forte di quella dell'Inter. E prima della penalizzazione la Juventus in Champion's ha perso per la sua imperitura vergogna cinque gare su sei.  

Quindi vi prego: piedi per terra. Se volevate protestare lo avreste già fatto . In modi leciti, non violenti ma significativi . Ma vi limitate a scrivere un post su questo o quel social o al massimo a fare un selfie di condanna . Mi chiedo dove siano gli Juventus Club sparsi per il mondo. Per come la vedo io, per quanto la Juventus possa essere colpevole e possa aver meritato le sanzioni che ha ricevuto, nulla equipara questa colpevolezza a quella di Elkann. Che ha mentito ai tifosi. Ha abbracciato Ceferin e Gravina. E soprattutto non ha difeso la Juventus. I bravi avvocati difendono i propri clienti anche quando li sanno colpevoli. Cercano di farli assolvere in tutti i modi. Ma ancora una volta come con Zaccone, la Juventus si è affidata “alla clemenza della corte“. E ora vi prendono persino per il culo, spiegandovi che  il “patteggiamento“ ha fatto il “bene“ del calcio italiano .

La Juventus nondimeno ha una gravissima colpa. In un mondo di lupi come il calcio devi avere degli alleati. E la Juventus non ne ha mai avuto uno. Devi avere la compiacenza dei politici che ti fanno rateizzare in 23 (ventitrè) anni un fallimento. Devi avere la compiacenza dei magistrati: vuoi per tifo, vuoi per personale interesse. Devi avere la compiacenza delle istituzioni: non solo quelle calcistiche. E ovviamente devi avere la compiacenza dei Palazzi del Calcio e dello Sport. Una volta mi disse un vecchio democristiano: “Se vuoi far parte dell'idrografia, ti devi bagnare“. E quindi se vuoi stare nel “sistema“ devi avere tuoi uomini in Federazione e in Lega . Al Coni e nelle Procure. Alla Consob, alla Covisoc e in qualsiasi altro  appartamento del potere.  Altrimenti prima o dopo il Potere ti si rivolterà contro. O sei in grado di abbatterlo, oppure il Potere ti abbatterà. Perché  il Potere si nutre di vessazioni e male azioni.  Il Potere è delinquenziale. E' nella sua natura . 

Riassumendo: Di Maria è andato. Altri sono in lista di partenza: Paredes, Milik, Alex Sandro (a  proposito di cazzate gestionali, bravo Allegri che impiegandolo ha fatto scattare la clausola). Kean, ovviamente Rabiot, forse Rugani (perché , questo bravo giovane  prende 3 milioni di stipendio per fare la riserva), forse De Sciglio. Ma forse no: anche se l'infermeria è da anni il suo habitat, De Sciglio piace ad Allegri. E  Allegri, resterà.  Non so chi potrà prendersi in carico Arthur: forse servirà pagare perché qualcuno lo metta sotto contratto. Il texano troverà un sistemazione. Per Kulusevski e Pellegrini  Tottenham e Lazio vogliono lo “sconto“. Con la Juve va a finire sempre così. Vogliono comprare a prezzo di saldo. Dice che stanno trattando Gnonto. Ed evito di commentare. Dice che rientreranno Rovella e Cambiaso: bene.  Dice che potrebbe tornare Orsolini. Ecco: mai capito perché  a lui e a Mandragora la Juventus non abbia mai offerto una occasione. O forse è chiaro il perché Voi cosa ne dite?