Undici metri - Di questo passo campionato in pericolo. Paratici atteso dal mercato più difficile

21.03.2021 13:31 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Di questo passo campionato in pericolo. Paratici atteso dal mercato più difficile

La Juve si rituffa in campionato affrontando il Benevento allo Stadium, memore del sanguinoso pareggio della gara di andata che tanto pesa sulla classifica attuale del bianconeri.
Pirlo e i suoi hanno l’obbligo di vincere, servono 3 punti per tenere viva la speranza di rosicchiare qualcosa all’Inter. Intanto i nerazzurri sono stati fermati dalla ATS di Milano per 4 casi Covid e potenziale rischio di contagio per la presenza di un piccolo focolaio in squadra.
La Lega preso atto della decisione dell’ATS e dopo il via libera del Sassuolo, ha deciso di rinviare la gara.
Il rinvio di Inter - Sassuolo purtroppo è la naturale ed inevitabile conseguenza del precedente creato dal rinvio di Juve - Napoli. Quella è stata l’origine di tutto ciò che inevitabilmente potrebbe accadere e forse accadrà.
Potrebbero esserci tanti rinvii da qui in avanti. E se questa cosa dovesse accadere, credo che il prosieguo del torneo sia in pericolo. E’ chiaro che quel precedente abbia creato una crepa in un protocollo che inizialmente stava funzionando bene.
Ma pare evidente che il protocollo che all’inizio tutte le squadre di serie A hanno sottoscritto, passi in secondo piano quando interviene un ASL. L’ASL ha di fatto la possibilità di fermare una squadra nel caso ritenga ci sia il rischio di un focolaio in un gruppo, e quindi nel caso paventi un pericolo di contagio. Questo è un problema non da poco.

Se dovessero infatti scoppiare altri casi Covid in altre squadre cosa accadrà? E’ chiaro che chi avrà avuto il problema chiederà il rinvio o attenderà l’ASL di turno che potrebbe intervenire e imporre lo stop.
Insomma un vero caos. E viene spontaneo chiedersi come mai fino ad oggi tutte le squadre o quasi, abbiano giocato avendo casi Covid in rosa e giocatori fermi ai box.
Rammento la stessa Juve che giocò la gara a San Siro contro l’Inter con tre pilastri fuori perché positivi al virus (De Ligt, Cuadrado e Alex Sandro), o (tanto per fare un esempio) il Parma che ha giocato ad Udine con 6/7 giocatori fuori rosa perché positivi. Ma i casi sono tantissimi.
E’ chiaro che quel rinvio (Juve - Napoli) e l’intervento dell’ASL abbia creato un precedente pericoloso.
Lo scorso anno quando scoppiò la pandemia e in concomitanza con il primo lockdown ci si fermò tutti, e poi si riprese tutti a distanza di oltre 3 mesi e questo diede una parvenza di uniformità ad un torneo chiaramente condizionato dagli eventi. Quest’anno nonostante un protocollo esistente ci sono stati ancora tanti problemi.
La domanda che mi pongo ma credo si facciano tutti è: cosa accadrà?
Bisogna solo sperare che non ci siano altri casi Covid e che non ci siano altri rinvii.
Nel caso credo che la Federazione debba adottare un piano B o un piano C.
Fermare il torneo assegnando lo scudetto? Andare avanti con i play off e play out congelando la classifica? Chissà…
Di certo al netto delle difficoltà e dei problemi generati dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, la stagione della Juve è stata molto al di sotto delle aspettative. Non bisogna far finta di niente, questa squadra ha faticato e fatica molto. Brucia non tanto il ritardo in classifica ma la cocente eliminazione dalla Champions, una ferita davvero difficile da cancellare.

Quest’Estate il mercato sarà forse ancora più complicato di quello dello scorso anno.
Non so Paratici come farà con la poca liquidità a disposizione. Bisognerà essere bravi soprattutto nelle cessioni. Mi aspetto una mezza rivoluzione con tante partenze, sono però convinto però che Pirlo resterà al suo posto (decisiva sarà anche la qualificazione Champions con l’eventuale piazzamento nei primi 4 posti). Chi crede che la Juve cambi timoniere si sbaglia di grosso. Almeno questa è la mia sensazione. Al Maestro verrà dato altro tempo.
E’ chiaro che però servono giocatori funzionali e soprattutto nei ruoli dove quest’anno si sono manifestate delle carenze.
Alla Juve servirebbe come il pane un centrocampista di livello e poi bisognerà capire cosa accadrà con Dybala e Cr7. Se Cristiano dovesse salutare la compagnia, farei follie per un solo giocatore. E su questo sono d’accordo con il mio grande collega Andrea Bosco. Non serve comprare tanto per comprare, c’è quel fenomenale norvegese che segna gol a grappoli e pare un’ira di Dio: Haaland. Basterebbe lui per far tornare il sorriso al mondo bianconero. Ma c’è mezza Europa che conta sul giocatore e sarà molto difficile prenderlo.
Onestamente però oggi ha poco senso parlare di mercato, forse perché manca ancora molto alla fine di una stagione che può ancora regalare qualcosa agli uomini di Pirlo. La Juve ha un Campionato da onorare cercando il massimo da qui al termine e una finale di Coppa Italia da disputare. Insomma bisogna tenere alta la tensione e lottare fino alla fine…