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Antonio Barillà (CorSport): "Juve molto carica, difficile credere in rimonta Porto. Polemiche? Solito vizio italiano..."

13.03.2017 15:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Antonio Barillà (CorSport): "Juve molto carica, difficile credere in rimonta Porto. Polemiche? Solito vizio italiano..."
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La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega e inviato del Corriere dello Sport per la partita Juventus-Porto, Antonio Barillà:

Buonasera Antonio, credi che i portoghesi hanno le carte in regola per poter tentare l'impresa?

"No, credo sia molto difficile. Proveranno perchè hanno l'ultima occasione di poter realizzare il loro sogno, ma la Juventus è una squadra che ha dimostrato una grande solidità, anche in Europa ha una tradizione positiva poichè ha la difesa migliore d'Europa e saprà come passare il turno. Come? Non farà una partita di gestione del vantaggio acquisito all'andata, credo più con la solita partita di posizione del gioco".

Credi che il 2-0 maturato all'andata sia stato anche favorito dall'espulsione di Telles?

"E' inevitabile, perchè quando puoi giocare in superiorità numerica per tanto tempo è logico che hai un vantaggio. A parte il fatto che non è sempre automatico sfruttarla, l'espulsione di Telles è stata netta e fa parte del gioco".

Sarai a Torino per seguire il match, domani sera...

"La Juventus è molto carica, la coppa è una occasione per poter ribadire con orgoglio quella che è la propria forza e, di conseguenza zittire, ancora una volta le polemiche nate. Vorrà ribadire la propria superiorità che in Italia non tutti ancora le riconoscono, è l'unica squadra a rappresentare il belpaese in Champions. Accanto a polemiche più o meno comprensibili ce ne sono tante pretestuose".

Sulle polemiche, che idea ti sei fatto?

"Senza entrare nel merito - perchè è inutile rovistare sempre sul quel che si dice -, in Italia non abbiamo la cultura che ci deve essere. La rimonta del Barcellona ha avuto sicuramente molto clamore, alcune decisioni arbitrali l'hanno avvantaggiata e, nonostante ciò, nessuno ne ha parlato perchè l'impresa è stata così bella. Nel caso del Milan che perde al 95', nulla può giustificare lo spogliatoio devastato a fine match. La partita è stata complessivamente dominata dalla Juventus, c'era un rigore in precedenza e un fuorigioco sul gol rossonero (Bacca ndr). Sono episodi che possono comunque incidere, ma da li a ridurre a tutto l'episodio non lo tollero perchè non si può mettere in discussione la superiorità della squadra bianconera in questo campionato".

Quando parli di cultura che ci deve essere, ti riferisci a quella della sconfitta...

"Quello è un problema più generale, ora riguarda la Juve ma in Italia ci sono polemiche che si trascinano per settimane: dalla caccia all'arbitro alla vivisezione degli episodi. E' un vizio tutto nostro. Spesso finiamo per oscurare la parte bella dello sport su cui tutti noi, invece, dovremmo insistere".

Quest'anno, come non mai, si sta delineando il quadro degli ottavi con le migliori d'Europa. Quanto è distante la Juve dalle big?

"Si sta avvicinando fortemente perchè c'è una crescita economica oltre che sportiva, che permette di ridurre il gap dalle grandissime. Può permettersi grandi investimenti, può permettersi ingaggi più pesanti che l'avvicinano alle squadre citate prima. Ci vuole ancora un pizzico di pazienza, le altre hanno già una struttura consolidata alle spalle. La Juve è ancora un esempio isolato e basta vedere lo stadio di proprietà - che sono pochi in Italia - e penso che se si intraprenderà una crescita del sistema Italia, i bianconeri che sono davanti a tutti ridurranno ancora più le distanze che sono minori rispetto al passato".

Si ringrazia Antonio Barillà per la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista