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Amoruso ricorda il 6-1: "Evento storico, emozionante sbancare San Siro. Milan? Partita cruciale, Juve non risentirà delle assenze". E sull'attaccante: "Mandzukic non avrebbe fatto comodo?"

06.01.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Amoruso ricorda il 6-1: "Evento storico, emozionante sbancare San Siro. Milan? Partita cruciale, Juve non risentirà delle assenze". E sull'attaccante: "Mandzukic non avrebbe fatto comodo?"
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© foto di Federico De Luca

Se fosse una data, l'1-6 che la Juventus inflisse al Milan nel 1997 si leggerebbe come 1 giugno. Questo succederebbe in Italia, ma non in America dove ad esempio nel basket la squadra indicata nel riquadro di destra è quella che gioca in casa. E nell'inglese americano, il mese viene indicato prima del giorno. Giocando un po' su questo, la nostra redazione ha voluto contattatare telefonicamente, in esclusiva, chi fu protagonista di quel 6 aprile di oltre vent'anni fa, Nicola Amoruso, per parlare approfonditamente del big match di questa sera e non solo:

Che ricordi hai di quel 6-1 che infliggeste al Milan nel 1997?

"Non fu una partita, ma un evento storico. Tutti hanno memoria di quel 6-1, da noi che eravamo in campo ai tifosi juventini distribuiti in ogni parte del mondo. Una grande emozione ottenere quel successo in uno stadio come San Siro, il Milan era comunque una squadra di campioni. Noi giocammo davvero benissimo".

Vi aspettavate, alla vigilia, di battere il Milan con quel punteggio?

"Onestamente no, non puoi pensare di poter vincere con un risultato del genere in trasferta contro una squadra forte come il Milan. Mentre loro non stavano vivendo un momento brillante, noi eravamo in grande forma e riuscimmo a dilagare infliggendo una grave sconfitta ai nostri avversari".

E a quel punteggio contribuisti anche tu con il gol realizzato al minuto 73'.

"Il gol è solo un momento, alla lunga ti rendi conto di aver fatto parte di un momento storico così importante. Nessuno se ne dimenticherà, finchè avrà memoria".

A distanza di tanti anni, a tuo parere si può ripetere un risultato del genere?

"Domani non credo ci siano i presupposti, anche se il calcio insegna che l'imprevedibilità è sempre dietro l'angolo. Il Milan è al massimo della forma mentale e fisica, la Juventus sta rincorrendo il primo posto e ha bisogno di riscatto. Sappiamo che nei momenti difficili la Juve tira fuori sempre quel qualcosa in più, lo dice la storia. Per me può essere la partita della svolta".

Dove si risolverà la partita?

"Sono due squadre che si affronteranno a viso aperto, il Milan sta giocando un calcio stellare e merita la posizione che occupa in classifica. La Juventus è più focalizzata sulle giocate dei grandi campioni, non ha ancora trovato quella giusta alchimia che tutti ci aspettiamo. Sicuramente chi potrà risolvere la partita è Ronaldo, a differenza dei rossoneri in cui ognuno che scende in campo può fare la differenza. Gioca da più squadra".

Nelle ultime ore anche Cuadrado, dopo Alex Sandro, salterà la sfida per la positività al "Covid-19". Questo potrebbe rendere più problematica la situazione?

"Non può e non deve essere un problema l'assenza di due calciatori, seppur forti, perché la Juventus è strutturata per avere una rosa in grado di fronteggiare a situazioni come questa. I sostituti possono fare la loro parte. In questo ambiente c'è sempre grande pressione, credo che ogni giocatore dovrà prender ancor più per mano questa squadra che è stata costruita per vincere. C'è bisogno di più responsabilità".

Anche nel 2001/02 vi ritrovaste, dopo un inizio balbettante, a rincorrere gli avversari per lo scudetto. E non c'è bisogno di svelare il finale.

"E' vero, tornando poi al discorso di prima la Juventus è abituata alla pressione. C'è sempre, non soltanto quando devi rincorrere l'avversario. Lo ha nel dna, al momento di tante altre squadre in questi momenti è più brava a schiacciare sull'acceleratore".

Credi che una sconfitta da San Siro potrebbe pregiudicare la rincorsa scudetto della Juventus?

"Inzierebbe un momento non semplice da gestire per i bianconeri, si rischia di mettere in discussione tanto. E' una partita cruciale da questo punto di vista".

Ma la convinzione è che la Juve uscirà da San Siro con i tre punti, vero?

"Sì, la Juventus può vincere ovunque. Lo ha dimostrato con il Barcellona, è una squadra che con il giusto atteggiamento può battere chiunque. Figuriamoci se non può battere il Milan".

Capitolo attaccanti, che cosa ne pensi?

"A questo punto, prima di rispondere, mi faccio una domanda: alla Juve serve un attaccante, Mandzukic non avrebbe fatto comodo? Ora si andrà sull'usato sicuro, mi augurerei di vedere Quagliarella perché fa sempre il suo dovere quando viene chiamato in causa".

Si ringrazia Nicola Amoruso per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.