Nelle ipotesi che si sono avanzate per la possibile offerta che potrebbe ricevere la Juventus da Parigi, tra le principali contropartite spicca il nome ed il profilo di Adrian Rabiot. Un talento atipico, in seno al club parigino, perché a differenza degli acquisti stellari e plurimilionari è giunto sotto la Tour Eiffel in tenera età ed è stato cullato dal lavoro delle giovanili del club degli sceicchi.
Classe 1995, Rabiot vanta nel suo curriculum già un’esperienza a livello internazionale, allorchè il Manchester City decise di tesserarlo appena 13enne nel 2008 individuando prima di tutti gli altri un talento fuori dalla norma. L’esperienza non decollò come sarebbe stato lecito attendersi, ed il suo potenziale esplose allora in maniera fragorosa in patria sino a portarlo a quindici anni ad entrare nelle giovanili del Psg. L’escalation è graduale, ma ben documentata da numeri da capogiro e da una cifra tecnica di assoluto rispetto che fa di Rabiot un cardine delle nazionali di categoria a partire dall’Under 16 sino ad arrivare all’Under 21. La sua forza risiede nell’abbinamento tra strapotere fisico e qualità palla al piede, nonostante un profilo atletico ancora un po’ leggero per pensare di poterlo vedere già competitivo ai massimi livelli.
Mancino naturale, ha bisogno di almeno una stagione di apprendistato per poter poi essere lanciato nel calcio che conta da protagonista e titolare assoluto. Per intenderci, lo stesso percorso seguito da un certo Paul Pogba. Appunto…