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Un caffè con Andrea Bosco - Massimo Zampini: "Vi racconto i 3000 giorni con la Juve campione d'Italia. A Barcellona una Juve emozionante. Pirlo ha trovato formazione e uomo chiave. CR7 ha stravinto"

di Andrea Bosco

“3000 giorni: con la Juve campione d'Italia“. Sono quelli corrispondenti ai 9 scudetti di fila che Massimo Zampini, avvocato ed opinionista televisivo, ha trascorso assieme alla  squadra più amata (ed odiata) d'Italia. Il corposo volume edito da Baldini + Castoldi è arricchito dalla prefazione di un juventino doc : lo scrittore (Premio Campiello e Premio Strega, tra gli altri) Sandro Veronesi.

Iniziamo dall'attualità: Barcellona-Juventus

“Meravigliosa vittoria: emozionante. Potrebbe essere stata  la gara della svolta. Bravi tutti. Credo che Pirlo potrebbe aver trovato la formazione ideale. Con l'uomo chiave, quel Ramsey che Pirlo adora perché, immagino, in certe giocate gli ricordi se stesso“

Ti ha rammentato, questa gara, la grande rimonta della Juve di Allegri a Madrid con il Real, terminata, peraltro male rispetto a stasera?

“E' vero. Ma al Camp Nou Cristiano Ronaldo vestiva la maglia della Juventus. Ci teneva, ha fatto di tutto. Brava la squadra ma per Cr7 c'era anche la partita nella partita: quella eterna contro Messi, che stavolta  ha stravinto“

 Anche grazie a un Buffon in serata di grazia

“Supergigi. Mi viene da ridere quando qualcuno lo critica. Gigi sa essere ancora determinante. Un prodigio la sua longevità e  di professionalità“ .

Con il ritorno di De Ligt, è cresciuto a dismisura Bonucci

“De Ligt come ha spiegato Raiola diventerà il miglior centrale difensivo del mondo. Bonucci è bravo di suo. Ma certamente avere accanto De Ligt è come avere un fido in banca“ .

Come hai visto Arthur?

“Molto bene. Credo ci tenesse anche lui a fare bella figura davanti alla sua ex squadra. Ma la nota sorprendente con Ramsey e l'immenso Cuadrado è stato l'americano. Gran gol e la capacità di giocare box-to-box che altri giocatori della Juve non hanno. Stasera si è capito perché Paratici abbia scommesso su di lui“.

Non è - in questa stagione una gara della Juventus - se  almeno un gol non viene annullato per fuorigioco.

“Ma stavolta c'era ed era evidente. Piuttosto: stasera la Juventus ha avuto due rigori a favore. L'equivalente di quanto ha ottenuto in nove gare in campionato. Diciamo che ad altri è andata finora meglio“.

Non è che alla fine, negli spogliatoi per mutuare il Sarripensiero si saranno detti: ma come abbiamo fatto a perdere all'andata contro questi?

“Non scherziamo: il Barcellona è una grande squadra. E la Juventus ha disputato una grandissima partita. Tutti da elogiare. Conta in queste gare anche la motivazione. E la Juve in Europa, in questa stagione, appare molto motivata“.

Ora attenzione alle bucce di banana

“Vero: ora attenzione al Genoa. Attenzione ad una squadra che sovente nel corso della storia ha saputo mettere la Juventus in grande difficoltà. Godersi questa vittoria. E resettare, rapidamente tutto. Purtroppo questa è una stagione che lascia poco spazio ai festeggiamenti. Peccato che a Barcellona non ci fosse il pubblico: la vittoria della Juve avrebbe meritato un cornice diversa. Ma va bene così. Primi nel girone dopo una prestazione superba“.

Veniamo al tuo libro: dopo 3003 giorni, tirando le somme, quale è stato il momento  più esaltante ?
“Quello del primo scudetto di Conte, vinto a Trieste. Dopo la grande ansia causata nella con il Lecce dalla paperissima di Buffon“

Quel primo scudetto di Conte, coincise con il “gol di Muntari“: quel tiro entrato nella porta di Buffon non visto dall'arbitro e per il quale ancora i milanisti si dolgono. Spiegando che quella mancata rete, avrebbe cambiato la sorte, non solo di quel campionato, ma addirittura la storia della società.

“Per me l'arbitro è come un palo colpito dal pallone. Sono del parare che con i “se“ e con i “ma“ non si fa la storia. Il tiro di Muntari era dentro alla porta di Buffon. Ma il gol annullato a Matri non era da annullare. E il cazzotto non visto di Mexes era da sanzionare. Il campionato della Juventus fu straordinario. Gli alibi accampati  dal Milan lasciano il tempo che trovano“ .

Dopo i tre scudetti di Conte arrivano i cinque di fila di Allegri: cosa successe dopo quel Juve- Ajax che contribuì all'allontanamento a fine stagione del tecnico livornese?

“Era da mesi che qualche cosa tra Allegri e l'ambiente si era rotto. I social erano scatenati contro di lui. La Juve non decide mai in base all'umore dei social. Ma come spiegò Marcello Lippi: l'amore verso un allenatore dura al massimo tre anni. Forse alla Juventus avevano intuito che si era arrivati alla fine di un ciclo“ .

Sarri, pur vincendo, è durato una sola stagione

“Matrimonio che a mio parere non si doveva fare. Non contesto l'allenatore per il suo lavoro. E non contesto l'uomo per la tuta o per qualche audace interpretazione del galateo: Sarri a mio parere non comprese dove era arrivato. Non capì che alla Juve il vittimismo non è previsto. Al pari di certe polemiche. La sua stagione tuttavia è stata particolare, penalizzata dal covid e da una squadra che non sembrava seguirlo“ .

Ora la Juventus sta ringiovanendo la rosa. Ma Conte ne voleva congedare almeno quattro. Allegri cinque anni dopo, altrettanti. E Sarri lo spiegava anche alle pietre di non avere i giocatori adatti

“La Juventus ha avuto la sfortuna di aver investito da Ronaldo a De Ligt in modo importante in un momento funestato dal covid e dalla recessione. Ha dovuto fare i conti con i contratti onerosi di Higuain, Khedira e altri. Si è inventata per ragioni economiche lo scambio Pjanic- Arthur. Ora sta ringiovanendo. E con i giovani ci vuole pazienza.  Alcuni mi sembrano eccellenti, nonostante la relativa esperienza . Ma devono crescere “ .

Haaland, che poteva essere preso, non scaldò Sarri 

“Un errore. Ma capisco Sarri: aveva Higuain e aveva Dybala, oltre a Ronaldo. Sarri valutò Haaland alla stregua di un ragazzino: è possibile non lo conoscesse“ .

Dybala sta steccando in questa prima parte di stagione

“Dybala ha avuto guai fisici. Se torna in forma farà quello che conosciamo : cose superlative. Certo che chiedere 15 milioni a stagione per rinnovare il contratto , in questo momento è fuori luogo “

La storia di Chiellini con il calcio potrebbe essere ai  titoli di coda....

“Onore a Giorgio Chiellini. Non capisco l'accanimento di certi tifosi verso di lui. Grande giocatore  e grande persona . Quando smetterà sarà una grave perdita per il calcio italiano. Ma a 36 anni e con le problematiche fisiche che lo stanno affliggendo ci può stare che Giorgio decida di smettere. Ma l'uomo è un guerriero: è umano voglia terminare la stagione con la Juve  e  speri di contribuire alle fortune della Nazionale“

Finali (recenti)  di Champions  perse: quale delle due ti brucia di più?

"Arrivare a Berlino fu un orgoglio. Conte aveva detto che per toccare un simile traguardo ci sarebbero voluti 20 anni: Allegri lo smentì. Perdere con quel Barcellona ci stava. A parte il rigore non concesso a Pogba, ci fu un tiro di Tevez che poteva far girare la partita. Ma quello era il Barcellona di Messi, Suarez, Neymar: oggettivamente più forte della Juve. A Cardiff la sensazione fu pessima. Gara pesantemente persa con il Real Madrid e alla fine  arrivò la notizia del dramma occorso in Piazza San Carlo a Torino. La gara durò, per la Juventus, 45 minuti: il primo tempo. Perdere una finale non è un disastro. Dispiace, ma io credo che la frase di Boniperti sulla vittoria, unica cosa a contare, sia sempre stata male interpretata. Quella frase a mio parere significa che hai fatto il possibile per vincere. A volte ci riesci, altre no“ .

Per dirla con Mourinho, questa per la Juve potrebbe essere una stagione con “zero tituli“

“Per parafrasare Mourinho: in questo momento la Juve è in corsa per tutti i tituli“.

E' un brutto momento per il mondo. Anche per quello del calcio: come la vedi?

“Vedo in arrivo un ridimensionamento nei prossimi tre, quattro , forse cinque anni. Agnelli non perde occasione per sottolinearlo. Credo, tuttavia,  che la Juve si adatterà e saprà come uscirne“ 

Come giudichi il lavoro di Pirlo?

“Non lo faccio. Troppo presto per dare giudizi. Ma certamente è uno che sa di calcio“ .

Manca alla Juve una figura come Marotta?

“Marotta aveva competenza. Anche se non era il massimo, a mio parere ,dal punto di vista della comunicazione. Credo che Paratici davanti a  microfoni e telecamere  frigga. A lui piace il lavoro sul campo, andando a scovare giocatori non ancora affermati“.

Prenderà Gravenberch? 

“Non a gennaio. Ma a giugno credo sia possibile. Mi risulta che la Juventus stia seguendo da tempo il giocatore dell'Ajax“.

Il rimpianto più grande di questi nove anni?

“Il mancato arrivo di Haaland. Anche se Morata si sta rivelando un giocatore straordinario“

Cristiano Ronaldo?

“Qualsiasi ulteriore commento sarebbe banale e superfluo“ 

Fai il Nostradamus. Chi vince il campionato?

“Una milanese“

La Coppa Italia?

“Una milanese“

La SuperCoppa ?

“Non vedo bene: ma vedo che si andrà ai rigori“

La Champions?

“Manchester City“ 

Perché questo libro?

“ Per ricordare a tutti la realtà: 3000 giorni è la risposta alle polemiche“

A proposito  di polemiche: la Procura di Perugia ha inviato a Paratici un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sull' esame farlocco di Suarez.

“La cosa non mi appassiona. E comunque questa è una delle due facce della Luna: la versione dei pm. Da avvocato ti dico che, prima giudicare, converrà sentire la versione degli altri soggetti coinvolti nella vicenda“ .

Nel tuo libro ci sono anche alcune poesie in romanesco nello stile di Cesare Pascarella

“Sono mie. Uno juventino che dimora a Roma ha un solo modo per difendersi da chi vive nel ricordo del “ gò de Turone “: l'ironia“ .

Scrive (tra l'altro)  Zampini: 22 dicembre  2018 - giorno 2421. Titolo: una lezione sconvolgente.

Finale della poesiola: “E invece amo imparato/  aspettanno 'er nuovo anno/ 'na lezione sconvorgente / se po' perde anche rubanno“.

E' quello che Sandro Veronesi, nella prefazione definisce, “Il metodo Zampini". Utilizzare, come nello judo, a proprio vantaggio la forza dell'avversario. Per la cronaca la gara della “Lezione sconvorgente“ si disputò all'Allianz:  Juventus – Roma 1-0 con rete di Mandzukic. Con reiterate proteste dei bianconeri per due reti annullate. E un mancato “rosso“ a Nzonzi.

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Qui la presentazione del libro “3000 giorni: con la Juve campione d'Italia“.


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