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SOTTOBOSCO - Nessuno avrà lo scalpo della Juventus. Mai visto il film “Ivanhoe"? Effetto Nordio, intercettazioni potrebbero essere escluse dal processo. E il club potrebbe chiedere i danni. Nuova luce dalle donne bianconere

di Andrea Bosco

Mentre continuano ad essere divulgate in modo incivile tranches delle intercettazioni disposte dalla Procura di Torino e relative all'inchiesta Prisma (che attiene alla Juventus), intercettazioni che avrebbero dovute essere (se non altro per la tutela dalla privacy dei singoli)  coperte dal segreto istruttorio   e che la Procura medesima avrebbe dovuto in ogni modo evitare fossero divulgate (ma  l'indagine si è conclusa a settembre e i “faldoni“ sono stati messi a disposizione), mentre  tutti ma proprio tutti, anche il lattaio o l'operatore ecologico dicono la “loro“ su quanto potrebbe  arrischiare  la Juventus, essendo l'Italia un paese di santi, navigatori, poeti, spioni e azzeccagarbugli, un'altra Juventus (l'originale si prepara a tornare dopo le festività in attività in campionato e nelle Coppe), quella femminile ha mostrato il suo carattere  e la sua forza andando a vincere nettamente sul campo della capolista Roma, riducendo lo svantaggio in classifica a soli tre punti e piazzandosi al secondo posto. In Champion's la sconfitta di misura sul campo dell'Arsenal non ha compromesso il cammino delle ragazze nella competizione continentale: il destino è ancora nelle loro mani. Nella speranza che Boattin (forse il miglior terzino sinistro d'Europa) non si sia  fatta male.

Insomma dalle donne della Juventus arriva una “luce“ che dovrebbe accendere i cuori anche dei maschi. La Juventus è nella tempesta e millanta giustizialisti giacobini vorrebbero affondarla. Ma la storia insegna che non ci sono “Libri Neri“ (questo ultimo viene attribuito a Cherubini)  in grado di decapitare Madama. Che come l'Araba Fenice è sempre risorta dalle sue ceneri. Accadrà anche questa volta.  Nessuno appenderà fuori dalla propria tenda lo scalpo della Juventus. Piuttosto è facile che con gli alisei che circolano qualcuno che si è spinto troppo “oltre“ potrebbe essere costretto a fare una  precipitosa  “macchina  indietro“. Se la riforma Nordio (come pare) prenderà nelle prossime settimane una accelerata, non è escluso che in un eventuale dibattimento (previsto tra marzo ed aprile) tutte le intercettazioni e il loro contenuto possano venire escluse dal processo. Nordio ha definito la  “pratica dell'abuso delle intercettazioni e della loro divulgazione“ come “disgustosa ed incivile“. E il neo ministro della giustizia Nordio è un ex pm che delle intercettazioni si è avvalso massicciamente (inchiesta sul Mose di Venezia) “nella ricerca della prova“, non con  l'equazione “intercettazione = prova“.

Nordio è  un magistrato che non ha mai fatto sconti: né alla politica, né al potere. La sua riforma potrebbe essere una rivoluzione epocale. E se “rivoluzione“ sarà, visto che “carta canta“  e “bla, bla, bla  (televisivi e radiofonici,  facebook, twitter et similia restano agli atti in archivio)  chi magari si è spinto oltre per una copia in più o mezzo punto d'ascolto in più, potrebbe essere chiamato a risponderne. La rammento sempre: la Juventus è quotata in Borsa. E se una società a causa di comunicazioni tutte da dimostrare viene danneggiata dalle oscillazioni del titolo, gli azionisti possono fare causa. A chi  con le sue  comunicazioni, le oscillazioni  provoca. Direte: ma ci sono le intercettazioni. E se poi quelle intercettazioni non dovessero essere accettate nel dibattimento e magari definite “non pertinenti“?  Voi, vi fareste “asciugare“ il  pacchetto azionario a causa della pubblicazione di intercettazioni “non pertinenti e rilevanti“?  O vi rivolgereste ad un buon avvocato per ottenere un risarcimento? Direte, sempre: ma la libertà di stampa? Sacrosanta. A patto che non danneggi la libertà individuale. Non puoi accusare di omicidio un individuo sulla  base di “indizi“ .Ci vogliono le “prove“. Si chiama garantismo. E chi non condivide questi miei pensieri può andare a farsi fottere. Magari emigrando in Russia. Da quelle parti accade di essere accusati e di finire in galera senza prove. A volte anche a “miglior vita“ .

Mai visto il film “Ivanhoe“  con Robert Taylor e una giovane Liz Taylor, liberamente tratto dal celebre romanzo di Walter  Scott? E' il remake di due precedenti film ma anche il più conosciuto.  Beh a metà della trama  alla “giostra“ arriva un Cavaliere Nero (Robert Taylor)  del quale nessuno conosce il volto che  è stato “armato“ dai gioielli e dalle ghinee  della bella “giudea“ Rebecca (Liz Taylor)  Tempi delle Crociate.

Se volete, cercatevi la trama: Il Cavaliere Nero, uno alla volta fa fuori tutti gli avversari concorrenti a colpi di lancia. Tranne uno: il più cattivo. Che avrà il suo (inevitabilmente) alla fine del film.  Il Cavaliere è tutto nero, tranne che per certi particolari dei contorni delle vesti, e dello scudo che sono bianchi.  Prima del torneo tutti lo davano per  “spacciato“. Ma si sa come va con certi Cavalieri: non bastano i ”libri neri“ a metterli  fuori combattimento.

Sto dicendo che tutto quanto avete finora letto ha un “ordito" visto mille altre volte. La  Juve disturba il resto della congrega perché  se la Juve (dopo essere stata distrutta da Calciopli) infila nove scudetti di seguito deve esserci per forza una Spectre che ne ha facilitato i successi. Se la Juventus ha vinto in modo “pulito“, significa che tutti gli altri sono degli incapaci. Lo erano ai tempi di Luciano Moggi,  hanno continuato ad esserlo. Rammentare sempre cosa disse lagnoso, un presidente ai tempi della Triade: “Spendevo e ancora spendevo, compravo il miglior giocatore del mondo e non vincevo mai“ . Certo che sì. Anche perché  accanto al miglior giocatore del mondo quel presidente comprava anche  i Vampeta: 40 miliardi per un nazionale brasiliano (che andava in campo con rimmel e tirabaci) al quale Marcello Lippi (allora allenatore di quella società) fece disputare una partita. Una sola partita: 40 miliardi di vecchie lire (più l'ingaggio) per una partita. Per la serie: i soldi bisogna cercare di spenderli bene. Non buttarli dalla finestra .

Chi vivrà, vedrà afferma il proverbio. Anche quello che succederà in Qatar. Paese nel quale accadono cose da Mille e una Notte. Anche che un ex sindacalista, simpatico e con la faccia perbene che incontravi sovente anche in qualche trasmissione televisiva sportiva, sia stato arrestato a Bruxelles (lui, la moglie, la figlia, e un bouquet di funzionari europei, persino gente di una Ong) tutti accusati  dalla giustizia belga  di aver preso “mazzette“ per favorire il Qatar e tacere dei morti sul lavoro (6500 secondo le stime) schiavizzati duranti la costruzione degli stadi e delle infrastrutture del Mondiale. Il Qatar ha negato. In Qatar conoscono la favola di Pinocchio?  Mondiale dove sta continuando la favola del Marocco arrivato alla semifinale. Se la vedrà con la Francia. E sarà una partita anche “politica“: l'ex colonia che sfida la grandeur dell'ex potenza colonialista. La Francia è più forte, il Marocco gioca come una volta giocava l'Italia: difesa e contropiede. Chiamatelo se volete “catenaccio“.

L'altra semifinale vede l'Argentina opposta alla Croazia, vale a dire i “brasiliani d'Europa“. Nei voti dell'emiro del Qatar il cui mondiale è costato una cifra spropositata la finale ha i volti di Messi e Mbappé  i due fenomeni che l'emiro ha comprato  per il Paris St Germain. Chiamatelo se volete,  “investimento“. Altri  lo chiamano  “lubrificazione“ delle ruote.  Ma il francese e l'argentino sono i due calciatori più forti del mondo. Insomma: una  finale Argentina – Francia la  vogliono tutti. Le televisioni in primis. Ma Modric può dire ancora la sua. Non la dirà in questo mondiale, più, viceversa Bellingham, l'inglese che porta il un numero 22 sulle spalle, perché come dicono in patria gioca “da 4 , da 8 e da 10  contemporaneamente“. A giugno lascerà il  Dortmund.  Per cominciare a trattare ci vogliono 100 milioni. La Juve ci aveva fatto un pensiero prima della bufera, ma il  costo proibitivo l'aveva fatta desistere. Ora in lizza pare ci siano Real Madrid e Liverpool. Benedetti dirigenti della Juventus, se ogni tanto ascoltaste anche i giornalisti : questo cretino aveva segnalato Bellingham quando aveva 17 anni e ancora giocava in Inghilterra. Aveva segnalato anche Sancho. Aveva segnalato soprattutto tale Haaland. Ma Fabio Paratici preferì mettere sotto contratto Kulusevski. Sul “Libro Nero“ di Cherubini pare sia spiegato nel dettaglio, il perché .


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