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SOTTOBOSCO - Juve trasformata in cavia, cose turche dall'introduzione del Var. Un'ingiustizia che fa dubitare: si devono vergognare. Silenzio società non più accettabile. Il club è in declino e Allegri ha problemi con se stesso

di Andrea Bosco

La Juve? Lasciamo perdere. Allegri? Lasciamo perdere. Uno che  fa giocare in modo indecente e Kean al posto di Milik ha qualche problema: con se stesso.  La società? Lasciamo perdere. Il suo silenzio non è più accettabile. La terza maglia color vinaccia della Juventus? Lasciamo perdere. I bambini non sanno ormai più  che i colori della Juve sono il bianco e il nero. Bene che vada a questo punto penseranno sia lo “zigrinato“,  il colore sociale. La Juve non può sbracare in questo modo. I funerali della regina Elisabetta stanno avendo un rituale millenario. Mai la Regina verrebbe tumulata con un funerale alla New Orleans, tra musica jazz e balli. La Juve è in declino: progettuale , societario, tecnico, temperamentale. Detto questo:  continuate pure con questo regolamento, con questo Var, con questi arbitri scarsi.  Che applicano il “regolamento“ punendo addirittura non più l'infrazione, ma l'intenzione. Con questi varisti del cavolo che con la puzzetta sotto al naso nell'ansia di risultare “decisivi“ arrivano a sbagliare il tracciamento delle  linee. Sicuri che Candreva (intenzione o meno di Bonucci e già qui siamo al  patologico) non tenesse in gioco tutti sul gol di Milik? Secondo Sky, Candreva teneva in gioco tutti di almeno mezzo metro.  “Il più clamoroso errore da quando il Var è stato introdotto“ ha spiegato Fabio Caressa. Riepilogando: Marcenaro assegna il gol a Milik. Ma il Var segnala il fuorigioco e Marcenaro annulla.  Solo che il fuorigioco non esiste, Candreva tiene in gioco tutti: di mezzo metro. Errore. Ai danni della Juve, guarda caso. E sapete cosa c'è che manda ai matti? Neppure si può invocare l'errore tecnico. Il Var non commette errori. E' una chiavica che non combina di turche ma non può essere sindacato. Quindi: cornuti e mazziati. Vergogna. Vergogna Rocchi. Vergogna Trentalange. Vergogna a tutti quelli che giustificheranno (e ce ne sono stati e ce ne saranno) la direzione di Marcenaro e il Var. Essendo stato espulso Milik (poteva risparmiarsi di togliersi la maglia) essendo stato espulso Cuadrado (con un salernitano), essendo stato espulso Allegri, con i danni anche le beffe. Troppe .

Siamo al subliminale. Siamo ai Fabbri (a Genova) e ai Marcenaro ( a Torino ).  Ci sono arbitri che sono un classico : con loro la gara finisce in rissa. Non per colpa dei giocatori . Per colpa loro. Arbitrare non significa tiranneggiare chi sta in campo. Altrimenti è inevitabile che finisca a donne di facili costumi. Un giocatore e un allenatore sanno quando subiscono un torto. Niente giustifica la maleducazione, il gioco violento, il comportamento truffaldino. Ma niente può giustificare il comportamento di arbitri che si reputano dei Padri Eterni e che viceversa  risultano degli “gnomi“ quanto a valore tecnico.  La Juve ormai per avere un gol valido ne deve fare almeno tre. Ho perso il conto dei gol, in questa stagione,  annullati. Per carità tutti per “fuorigioco“. Ma  ci sono “fuorigioco“ e fuorigioco . Quello di Vlahovic a Genova  era clamoroso. Quello sanzionato a Bonucci  non è  ridicolo: è protervo. Una ingiustizia che fa dubitare. Le  statistiche non mentono . La Juve ha subito dal Var in modo esorbitante. Fin dalla introduzione del Var. Il primo rigore sanzionato dal Var fu contro la Juve a Torino, poi Buffon parò il penalty. La Juve è una “cavia“ fatto oggetto di “attenzioni“ arbitrali senza precedenti nella storia. Quasi dovesse “pagare“ per una tirannia che le ha consentito di vincere nove scudetti di fila.  Irrati e il Var a Torino chiusero gli occhi su un pugno rifilato da Smalling al pallone nella sua area. Dissero i soloni del calcio che si “era protetto“. Quindi se un giocatore sulla linea di porta, si protegge da un tiro che gli sta centrando gli occhi per lorsignori non sarebbe rigore.  Un calcio del genere è veramente repellente. Il Palazzo del calcio esca dal suo letargo. Il calcio (anche per altre cause) trova sempre meno spettatori allo stadio. Sempre meno utenti in televisione. Sempre meno lettori sui giornali. Si salva la radio che è un mezzo efficace che arriva senza costi aggiuntivi. Continuate pure così, a fare carne di porco del buon senso, frustando la passione dei tifosi, nascondendovi dietro ad un regolamento capzioso ed iniquo che  ammazza la fatica dei giocatori, che condanna la creatività individuale. Continuate pure così, con arbitri duceschi che sanno estrarre solo “gialli“ dubbi e appena sentono una parolina, appena vedono un gesto che  li “ferisce“  sventolano i “rossi“, riducendo i giocatori e gli allenatori a “tori“. Matati da gente che non ha mai tirato un calcio al pallone in vita sua.  Sono arbitri. Quando io ero ragazzino i più scarsi finivano in porta. E quelli ancora più scarsi ad “arbitrare“ .  Se arbitri  (invece di giocare) un problema ce l'hai; Cerchi col fischietto in bocca una “redenzione“ per i tuoi fallimenti pedatori. Purtroppo si vede. Eccome si vede. Troppo.   


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