.

SOTTOBOSCO - Juve sempre ottava: dal gioco agli infortuni, si è messa nei guai da sola. Caccia al miracolo in Champions, ma occhio all'arbitro e non solo

di Andrea Bosco

di Andrea Bosco

So che questa è una campana che i tifosi non vogliono sentir suonare. Ma la Juve è in classifica sempre ottava. Ha recuperato tre punti ad  Atalanta, Roma e Udinese. Ma zero punti sul Napoli che resta lontanissimo in classifica. Parimenti zero su Milan, Lazio ed Inter.

Quindi, oggi, e sottolineo oggi, la Juventus sarebbe fuori sia dalla Champion's, sia dall'Europa League. Non parliamo di scudetto : roba da sogni mostruosamente proibiti , stile rag. Fantozzi Ugo .

La Juve si è messa nei guai da sola. Ha subito lo scippo di due punti con la Salernitana. Non ha trovato presso gli arbitri la comprensione (Rocco ma soffi nei microfoni solo quando di mezzo c'è la Juve?)  che con continuità sta trovando l'Inter (Valeri è davvero un arbitro fisicamente alla frutta) , ma i problemi se li è creati da sola. Inutile imprecare alla sfortuna. Se i tuoi giocatori (ultimo Paredes) restano vittime di guai muscolari, significa che la preparazione, o è stata fatta male, o addirittura non è stata fatta. Se giochi da cani, la colpa è tua e solo tua. Empoli la svolta?  Magari, magari, magari. Urgono conferme. Poi servirà sacrificare alla Dea, sperando che le altre rallentino .

Ora la Juventus a ranghi ridotti andrà a Lisbona a giocarsi gli ultimi spiccioli di speranza in Champions. Solo una vittoria può consentire al “lumicino“ di quella speranza di restare acceso. Difficile, stante la qualità e la solidità del Benfica, squadra contro la quale la Juventus ha una tradizione sfavorevole.  Ma il contingente stato di necessità, le rotazioni limitate (che dovrebbero evitare ad Allegri sostituzioni ad minchiam, di quelle che ti lasciano basito e ti fanno pure incazzare) potrebbero compattare il gruppo verso il “miracolo“. Quando sei all'ultima spiaggia, quando sai che se non sbarchi sei destinato ad affondare, le forze possono triplicarsi, l'agonismo arrivare a vette impensabili. Occhio all'arbitro. Occhio alle  proteste. Occhio ai falli “tattici“, che poi sono sempre fatti del “menga“.

E soprattutto impegno fino alla fine: comunque vada. Se le maglie al rientro negli spogliatoi saranno impregnate di sudore, i tifosi apprezzeranno. Ma guai a produrre una gara vergognosa stile Maccabi. “Vergognosa“ l' ha definita Agnelli. Non il sottoscritto.  Tanto per chiarire .


Altre notizie
PUBBLICITÀ