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L'IMBOSCATA - Gravina e Ceferin a Roma e non a Torino, avevate dubbi? Il piano anti-Juve dei presidenti Uefa e Figc. Mancanza di imparzialità, regole inventante ad hoc ed una vera porcata: il club non patteggi e faccia implodere il sistema.

di Andrea Bosco

Quando per la strada ti trovi a pestare un escremento di cane, prima possibile disinfetti le suole delle scarpe. Perché oltre al guano è insopportabile il tanfo che ti accompagna. Il paragone con la Federazione e la Giustizia Sportiva può apparire improprio. Ma non è così: puzzano. E così  come mai ti sogneresti di andare  in giro con delle scarpe lerce di cacca, allo stesso modo con la Federazione e la Giustizia sportiva non devi trattare. Devi eliminarle . La prima sloggiando un presidente che si è accucciato ai piedi del suo padrone Ceferin, provocando un incidente federale. La seconda facendo implodere il sistema per  riformarlo. Quelle riforme che Gravina non ha mai fatto. E mai farà. Ci fossero stati ancora dubbi Ceferin e Gravina erano assieme in tribuna all'Olimpico per Roma – Bayer Leverkusen vinta dai capitolini per 1-0. Non erano a Torino per Juve – Siviglia. Dovesse la Juve vincere l'Europa League  Ceferin si darebbe malato per non premiarla. Niente di nuovo: il gentiluomo Blatter non premiò la Nazionale di Lippi dopo il successo di Berlino. Il cuore di Blatter batteva per la Francia. Ma gli azzurri ( anche gli juventini che Guido  Rossi non voleva mandare al Mondiale ) gli rovinarono la festa . 

Speravo che almeno il collegio di garanzia del Coni evitasse i toni farseschi e scorretti che hanno contraddistinto finora la Procura Federale di Chinè e l'ignobile Corte d'appello di Torsello. Ma speravo nell'impossibile. Il collegio di garanzia del Coni è composto per quota parte di giudici che apertamente e sboccatamente tifano Napoli. Quei giudici non hanno avuto il buon gusto, come fatto dal pm Santoriello nell'inchiesta Prisma di Torino, di autoescludersi per questioni di opportunità. Se  sui social gridi “Juve merda“ non puoi pretendere di risultare imparziale. L' imparzialità che è mancata al Collegio di Garanzia del Coni.

Dove, non si scappa: o sono incompetenti o sono in mala fede. Solo chi è incompetente o peggio in malafede può pretendere di disciplinare una materia per la quale le regole vigenti non prevedono né provvedimenti, né sanzioni. Come accadde ai tempi di Calciopoli le regole neppure le stanno cambiando: le stanno inventando ad hoc. Per fottere la Juventus . Solo degli idioti  possono assumere a campione le valutazioni di Transfermarket, sito inventato da un tifoso del Werder Brema e  alimentato da procuratori che hanno interesse   pecuniario a far aumentare o decrementare le valutazioni dei giocatori. Che poi sono i loro assistiti. Ma il Collegio di Garanzia del Coni (una vergogna a chiamarlo in quel modo) ha esplicitamente citato Transfermaket  confermando la sostanziale bontà dell'impianto accusatorio. Ma  ritagliandosi il ruolo di Don Abbondio  ha rinviato la  “rimodulazione“ delle pene (che tuttavia  dovranno essere “afflittive") alla Corte d'Appello Federale. Che non sarà questa volta presieduta da Torsello. Ma non è detto sia un bene, considerato che quando si parla di giustizia sportiva, al peggio non c'è mai un limite .

Il piano è semplice. Causa Superlega, Ceferin pretende lo scalpo della Juventus. Tradotto: esclusione dalla Coppe per almeno due stagioni. Gravina glielo ha garantito e in cambio ha ottenuto la vicepresidenza dell'Uefa. Sul fronte interno è molta attiva la  Consob: che  carte alla mano pretende almeno uno degli scudetti vinti dalla Juventus in tempi recenti vada al Napoli. Perché  la Juve è “sleale“: lo ha scritto Chinè. Perché  la Juve “arrubba“: lo ha detto e ridetto Aurelio De Laurentiis. E in questo momento De Laurentiis è  “meglio e Diego“: può dire quello che vuole. Tanto Gravina e Chinè fingono di non sentirlo . 

Partecipare, arrivare  al secondo o al terzo posto , qualificarsi per la Champion's è inutile. La pena “afflittiva“ sarà erogata a seconda della classifica della Juventus . Serviranno mettiamo 7 punti per escluderla ? La pena sarà di 8 . E neppure servirà  provare a vincere l'Europa League. Il trofeo , eventualmente resterebbe  in bacheca. Ma se la Juventus sarà  sanzionata in Italia, Ceferin si avvarrà di quella penalizzazione per tenerla egualmente  fuori dall'Europa. 

La vera porcata è il riferimento all'articolo 4 , quello della “slealtà sportiva“  (che non  dovrebbe avere confini punitivi)  e non l'articolo 31 nel quale le plusvalenze  rientrerebbero e che prevede sanzioni pecuniarie.  Invece, così da un lato la Procura Federale può dare  alla Juve ogni tipo di sanzione  e dall'altro non è costretta a coinvolgere  le altre società che hanno operato con la Juventus.  La Procura Federale che sta processando per la seconda volta lo stesso soggetto per il medesimo ( presunto ) reato , vomitando in faccia a decenni di giurisprudenza  ha tenuto conto  delle tesi e delle intercettazioni della Procura di Torino   ma, guarda caso, non di quelle del  Gup il giudice dell'udienza preliminare  secondo il quale si dovrebbe escludere il dolo, cioè la consapevole  volontà di compiere un reato , essendo la prassi delle plusvalenze  comune a tutte le società di calcio. Lo dice il Gup, non Andrea Bosco.  Poi magari ci sarebbe da esaminare anche l'ignavia del ministro dello sport Abodi, al quale le dichiarazioni a  “ Report “ di Massimo Cellino non hanno fatto né carne , né freddo. Cellino non era solo : con lui c'erano altri piromani federali  Loro e Cellino  sanno i nomi delle società, sanno i nomi dei dirigenti, conoscono le modalità delle irregolarità  societarie che sono finite in cenere . Se  Abodi vuole “ estraniarsi “, Meloni  ne pretenda le dimissioni. E al suo posto metta qualcuno con le palle che non abbia timore della verità . A meno che non sia Meloni a non volersene occupare . Papello : gli juventini votano . E sono tanti .  

 Io sono del parere che la Juventus (che si è sempre dichiarata innocente) se non vorrà perdere assieme alla faccia anche metà dei propri tifosi, non debba in alcun modo accettare un  patteggiamento. Con certa genia non si tratta. Si vada  al Tar bloccando il campionato.   E si vada Strasburgo a chiedere i danni.  Perché ogni volta che Chinè scorreggia il titolo Juventus perde di  valore in Borsa . 

La Juventus che  pareggia in casa con il Siviglia all'ultimo istante ( ancora ) con Gatti . Che non riesce ad avere la piena fiducia di Allegri ma che la meriterebbe. Allegri è un uomo strano: ogni stagione deve litigare con qualche suo giocatore. In queste settimane il prescelto sembra Vlahovic  sostituito dopo 60 minuti (e dopo due gol in due partite) uscito visibilmente incazzato . 

Meglio il Siviglia  sul piano del gioco. Ma Juve indomita. E tanto per cambiare fregata da una decisione arbitrale : rigore netto su Rabiot che né l'arbitro , né il Var considerano. Niente, anche qui, di nuovo.  In Europa la Juventus è sfortunata con gli arbitri.  Allegri non si è lagnato. Non è suo costume.  E a mio parere ha fatto bene. Il problema non sono gli arbitri e i loro errori. Il problemi si chiamano  Ceferin. E si chiamano  Gravina. Non ci sono soluzioni alternative: o loro o la Juventus. E' una spietata guerra quella che è in atto . E le guerre non si vincono con “educazione“ . Le guerre purtroppo sono violente.  L'arma  “fine di mondo“ della Juventus  si chiama Tar. Sganciata potrebbe far collassare il sistema . La Juventus almeno  minacci di usarla  come fece il compianto Gaucci, ottenendo che Carraro ( presidente federale allora ) se la facesse addosso al punto da salvare il Catania ( retrocesso )  portando il campionato da 18 a 20 squadre . Dobbiamo a Carraro lo scempio ancora presente  e mai riformato . Senza questa opzione la Juventus potrebbe essere  destinata  al patibolo.  Perché la giustizia sportiva è faziosa e di parte .  La parte di  Gravina .  


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