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L'IMBOSCATA - Effetto “Deserto dei tartari“, pericolo per la Juve. Quel funerale alla Signora celebrato troppo presto. Dybala, Morata e gli 85 milioni per Vlahovic

di Andrea Bosco

Il pericolo per la Juve, in rimonta  e quinta in classifica alla fine del girone di ritorno è che si inneschi l'effetto  “Deserto dei tartari“, capolavoro di Dino Buzzati. Nella fortezza di Bastiani, ai confini dell'Impero,  una guarnigione attende l'arrivo (che si reputa imminente) dei tartari. Che fino alla fine del romanzo (dal quale è stato tratto anche un pregevole  film)  “non arrivano“ . Tradotto: oggi la Juve sta rincorrendo l'Atalanta e il Napoli. Ma i punti di distacco (per arrivare almeno a quel quarto posto che garantisce la partecipazione alla Champion's) sono sempre  tanti. E' vero che per chi è inseguito avere negli specchietti retrovisori una vettura come la Juve potrebbe risultare angosciante. Altrettanto vero è che, al netto dei risultati, la squadra di Max Allegri non sembra avere i cavalli necessari per una decisiva accelerazione.   

Se la situazione si limitasse a quella descritta ci si potrebbe lavorare. Ma gli scenari che giornalmente disegnano i “bene informati“ sono catastrofici.

Nebbia fitta, quindi, sul futuro della Signora. Almeno secondo i “petardisti”. Invito i lettori a prendere questa roba con le molle. C'è stato chi aveva indicato la data del 10 giugno scorso come quella che avrebbe sancito l'esclusione “certa“ della Juventus . Le “mosche cocchiere“ di Ceferin  si erano spese per celebrare il funerale di Madama. Visto che mai, in passato, ci avevano preso, anche in quella circostanza avevano fatto cilecca. I problemi della Juve sono numerosi e  di  non facile soluzione. E una mancata partecipazione alla Champion's sarebbe una catastrofe economica e sportiva, i cui effetti si protrarrebbero per anni. Ma il mercato  lo fa Juve. Non gli ascari dei procuratori.

Detto questo,  una riflessione su Dybala va fatta. Grande giocatore che nelle ultime due stagioni ha giocato con il contagocce e ha segnato pochissimo. Un quinquennale a 10 milioni l'anno (come quello che si ipotizza il giocatore richieda) per un quasi trentenne che non sta offrendo garanzie fisiche sono una cifra onerosa e probabilmente eccessiva in tempi di covid. Si dirà: se non lo firma,  la Juve lo perderebbe a zero. Io la vedrei in altro modo. Se non lo firma la Juve risparmia 50 milioni (quasi cento al lordo). E se a questa cifra la Juve dovesse sommare i 35 del  mancato riscatto di Morata, ecco che si troverebbe 85 milioni per convincere (a giugno) Commisso a cedere Vlahovic. Che tra l'altro a Firenze non guadagna cifre memorabili. La Fiorentina  sembra refrattaria a  ripetere l'operazione Chiesa con la Juventus. Ma davanti ad una corposa offerta e alla volontà del giocatore di andare altrove difficilmente si opporrebbe. La concorrenza su Vlahovic è foltissima. Servirà essere bravi nella trattativa .

Fatta la radiografia alla Juve, resta da fare una tac al sistema calcio. Continua l'inchiesta sulle plusvalenze (dopo la Juve, Guardia di Finanza anche  nella sede dell'Inter). Vedremo se altre procure continueranno nel grande “sonno“.   

Entro  il 31 di dicembre Lotito Claudio (o per lui il suo trust di garanti) dovrà vendere la Salernitana. Gravina è stato categorico. Di solito gli ukase della Figc lasciano il tempo che trovano. Sarà la volta buona per vedere un Gravina “cazzuto“? Ah:  la Asl di Salerno ha impedito la trasferta della squadra dopo avere rilevato due positività. Gara vinta per 3-0 dall'Udinese. Ora ricorsi, contro-ricorsi e poi, come da copione, il Collegio di Garanzia del Coni imporrà  di giocare la gara in altra data. Del resto c'è un precedente : Juventus – Napoli, mi pare. Il 6 gennaio si replicherà. Asl permettendo.

Buon Natale (alla faccia dei burocrati di Bruxelles) a tutti .


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