L'IMBOSCATA - Allegri, battuta riuscita: ecco cosa ha ottenuto. Farisei indignati. Curva Inter-Curva Juve, trova le differenze. Ranucci, Iene, Striscia, Procure e giornaloni: dove siete? Baldaccini, chapeau!
I ladri e le guardie. La battuta di Max Allegri è stata deliberata? Lo sia stata o meno, ha ottenuto vari scopi. Con una facezia Allegri ha richiamato alla mente un bel film in bianco e nero con Totò e Aldo Fabrizi, titolo proprio “Guardie e Ladri“ del 1951 diretto da Mario Monicelli e da Steno (Stefano Vanzina papà del compianto Carlo e di Enrico inventori di successi al botteghino, come “Vacanze di Natale“ e pazienza se il “New York Times“, sta a rosicà, direbbe uno dei loro personaggi) e prodotto da Dino de Laurentiis e Carlo Ponti: insomma, la creme del cinema italiano.
Con quella battuta, Max Allegri è diventato l'idolo della tifoseria juventina. E ha mandato un messaggio all'Inter: chi può negare che “sportivamente“ (Napoli, Genoa, Verona) l'Inter (agevolata da arbitri e Var) abbia “grassato“? Nessuno con un minimo di onestà intellettuale potrebbe negarlo. Ma i “farisei si sono indignati. E si potrebbe anche dargli ragione, non fosse che alla vulgata “la Juve ruba“, lor-signori mai avevano espresso indignazione.
Immagino “bruci“ stare, per una volta, dall' altra parte della “barricata“. Vedere i successi messi in discussione da quella “sudditanza psicologica“, coniata dal designatore di allora, il medico oculista Giorgio Bertotto, al termine di un surreale Venezia – Inter: il 16 aprile 1967. Lo so: per decenni vi hanno raccontato che quella definizione fosse stata inventata per gli Arsenio Lupin in bianconero. Sbagliato: fu coniata per l'Inter .
Mai mi sognerò di affermare che l'Inter, in questa stagione non sia prima con merito. Sarei assurdo, considerato che ha il miglior attacco, la miglior difesa, ha il capocannoniere del torneo. Ma non posso dimenticare che senza gli “aiuti“ ricevuti, prima in classifica non sarebbe.
La battuta di Max è stata anche un modo per mettere pressione ad Inzaghi: sei davanti, ma ti hanno aiutato. Non ha detto Max “ hai fatto taroccare la centralina“. Ha solo rammentato all'allenatore dell Inter, che le cose sarebbero potute andare diversamente.
Oggi la Juventus non è ancora padrona del proprio destino. Ma ha molte più certezze di quante non ne avesse un mese fa. Ha ritrovato la vena di Vlahovic. Sa di poter contare su Chiesa. Ha svelato il talento cristallino di Yildiz Ha blindato la difesa, dove anche Rugani dimostra di essere “da Juve“ .Il portierone polacco è in condizione strepitosa. I suoi centrocampisti non prendono l'occhio ma ogni domenica vanno in campo per smentire i detrattori.
L'incazzatura dei giocatori è nulla, tuttavia, rispetto a quella dei tifosi. Ai quali è impossibile spiegare per quale motivo la Juventus sia stata sputtanata (pur essendo stata ricattata dai malavitosi) per i comportamenti illeciti della sua curva. E viceversa la Curva Nord dell'Inter (con il suo leader, “lo zio“, sparato sotto casa) non sia finita nell'occhio dell'Antimafia, del procuratore federale, dei giornaletti e dei giornaloni. Per quale motivo Sigfrido non abbia ancora scatenato le sue walkirie. Per quale motivo non ci siano Iene a bivaccare sotto alla sede dell'Inter. Dove evidentemente nessuno, al momento ( neppure dopo aver bullizzato e minacciato un cristiano) risulta essere “attapirato“. Forse le gole profonde, solitamente garrule, delle procure (il cristiano ha denunciato) devono essersi presa una bronchite. Visto che i nomi dei due giocatori dell'Inter (presenti, con il cristiano, in una discoteca milanese, assieme ad alcuni giocatori del Verona) non sono ancora usciti. Circolano, per ora , nei bar dello sport.
Sapete chi fa notizia? Fagioli che è andato dallo psicologo. Pagine e pagine.
L'ho già scritto e lo riscrivo: Veronica Baldaccini di Sky è il miglior giornalista italiano. Autorevole, brava, preparata, professionale. Nessuna zona grigia. Baldaccini è una che si prende la responsabilità di quanto afferma, motivando. A “Calciomercato l'originale“ ha detto sulla (strapagata) Supercoppa italiana che si sta disputando in Arabia Saudita, quello che, chiunque creda nei diritti umani, dovrebbe dire. E cioè che quei diritti non sono in vendita. E – questo lo dico io - che chi ne fa commercio è da biasimare. Che si chiami Juventus (che in quei paesi ci andò) o Inter, Napoli, Fiorentina o Lazio. Che si chiami Lega (o Figc) Non c'è business, per quanto faraonico, che giustifichi la presenza dello sport in un luogo dove i diritti fondamentali delle persone vengono calpestati.
Con tanta ammirazione, Veronica Baldaccini: chapeau.