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Samaden: "Primavera? Juventus, Roma e Milan lo erano, noi ci siamo guadagnati questo ruolo"

di Redazione TuttoJuve

Roberto Samaden, responsabile delle giovanili dell'Inter, ha parlato ai microfoni di TMW Radio_ "Stefano Vecchi ha dimostrato di riuscire a creare giocatori che poi sono usciti per giocare in squadre professionistiche. Penso a Yao, Di Marco o tanti altri. Questo è il primo dato positivo che anche quest'anno è stato raggiunto, la squadra è cresciuta. Ora sarebbe anche il caso di avere una seconda squadra, però abbiamo portato a casa la Coppa Italia, al Viareggio siamo arrivati in semifinale perdendo una partita rocambolesca con il Palermo".

Sul movimento.
"Molte nazionali hanno puntato sul settore giovanile, però tanti ragazzi che avrebbero grandi possibilità poi si perdono in Lega Pro".

Radu.
"Se ne occupa Ausilio ma per me è un prospetto che in grado di giocare in qualsiasi ambito, anche in Serie A, bisogna avere il coraggio di dargli spazio. Però io penso che non sia facile giocare con continuità in altri campionati perché il salto non è semplice, ma penso ce ne siano altri che ne possono diventare. Ce ne sono tanti, poi bisogna aiutarli".

Su Mancini.
"Ha un rapporto quotidiano con la Primavera e con me, alle volte ha un'attenzione maniacale, non solo con lo staff ma pure con il suo intervento. Probabilmente perché ha esordito a 16 anni in Serie A e può rivedersi".

Su Vecchi.
"Ci sono allenatori da settore giovanile, per noi la Primavera è la seconda squadra. Vista l'esperienza con Stefano Vecchi... ma anche con Pea, Esposito e Stramaccioni, la Primavera dev'essere allenata da un tecnico da prima squadra. Nel futuro ci orienteremo su figure di questo tipo".

Sul fatto di essere favorite.
"Juventus, Roma e Milan lo erano, noi ci siamo guadagnati questo ruolo. I rossoneri arriveranno alle final eight, noi daremo fastidio, ce la giocheremo con tutte. Daremo fastidio a queste tre, speriamo di arrivare in fondo. Palermo o Virtus Entella sono ottime squadre, le fasi finali sono aperte".