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Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Numeri Juve schiacciano le parole. Ronaldo e i bianconeri, quanti record! E anche bilancio Sarri sempre più brillante. I tre bomber rendono più appassionante la corsa Scudetto"

di Xavier Jacobelli

Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

Ronaldo. Lukaku. Immobile. La sfida scudetto fra Juve, Inter e Lazio diventa sempre più appassionante grazie allo strepitoso rendimento dei loro uomini gol. La ventiduesima giornata di campionato è lì a confermarlo, in attesa che mercoledì i biancocelesti recuperino la partita con il Verona: in caso di successo, scavalcherebbero i nerazzurri portandosi a due soli punti dalla capolista.

La vittoria dei bianconeri sulla Fiorentina ha consentito loro di cancellare la pessima prova di Napoli: al di là delle polemiche innescate da Commisso sul secondo rigore assegnato agli avversari e del tabù che Iachini non è riuscito a infrangere essendo ancora alla ricerca del primo successo sui bianconeri, rimane l’importanza di un successo scaturito da una ritrovata forza collettiva, documentata dai numeri, che nel calcio schiacciano le parole.

E, quando, a dare i numeri è Massimo Fiandrino, autentico enciclopedico del calcio e vero signore delle statistiche, essi sono ancora più interessanti. Il record di Ronaldo, a segno da nove partite di fila come fece Trezeguet (l’attaccante straniero più prolifico nella storia juventina con 171 gol), ha sigillato la vittoria n.1600 della Juve in Serie A che, contro la Fiorentina vanta una striscia da primato: in casa va in gol da 34 gare di fila quando è opposta ai viola. Sono 32 le gare utili dei bianconeri allo Stadium (27 vittorie e 5 pareggi). Ronaldo, 50 gol con la maglia della Juve, è il giocatore riuscito ad andare a segno nel maggior numero di partite in casa e, se si ripeterà nelle prossime due giornate, eguaglierà l’exploit di Batistuta, capace di scrivere il proprio nome nel tabellino marcatori per undici turni consecutivi di campionato. Erano 67 anni che un attaccante della Juve non segnava 19 gol in 22 partite: l’ultimo fu John Hansen nel ’53. Il bilancio di Sarri diventa sempre più brillante: 24 vittorie, 4 pareggi e 3 sole sconfitte in gare ufficiali, con 15 giocatori diversi andati a bersaglio.

Anche Immobile non scherza: il bomber della Lazio, in testa alla classifica della Scarpa d’Oro, sta vivendo una stagione fantastica: 25 gol (una tripletta e 7 doppiette) e, pur dovendo recuperare la gara con il Verona, ha già eguagliato il numero di segnature totalizzato in 21 partite da Antonio Valentin Angelillo nella stagione ’58/59. Quarto nella classifica laziale dei cannonieri di tutti i tempi (114 rispetto ai 159 di Piola, i 127 di Signori e i 122 di Chinaglia), Immobile è il simbolo della grande Lazio di Simone Inzaghi che ha vinto 12 delle ultime 13 gare di campionato, pareggiando solo il derby con la Roma.

A conferma di una lotta tricolore senza esclusione colpi, ci sono anche gli eccellenti numeri dell’Inter di Conte, più che mai corroborata dalla vittoria di Udine: 11 i punti in più rispetto al 2019, maggior numero di punti in trasferta (29), unica squadra imbattuta in trasferta, miglior difesa del torneo (18 i gol subiti). Un anno fa dopo 22 partite, l’Inter era terza con 20 punti di distacco rispetto alla Juve di Allegri: oggi è seconda, a solo tre lunghezze dalla capolista. Lukaku è un realizzatore micidiale, soprattutto in trasferta: 12 gol dei 16 realizzati li ha firmati lontano da San Siro). A sedici giornate dalla fine, è lecito prevedere che il bello per Juve, Inter e Lazio, debba ancora venire.


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