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Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "I 4.000 minuti della Nuova Giovane Juve..."

di Xavier Jacobelli

Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"La brillante vittoria dell'Under 21 contro la Serbia, nel penultimo test di avvicinamento alla fase finale dell'Europeo di categoria; la qualificazione alla medesima fase finale continentale dell'Under 17 e l'ottima partenza dell'Under 19 in Germania, dove insegue lo stesso obiettivo, ci dicono quanto non sia vero che non ci siano più talenti italiani. Un barlume di luce nel buio della Nazionale maggiore, chiamata a riscattare subito la falsa partenza con l'Inghilterra nella prima eliminatoria di Euro 2024.

Il vero  problema è un altro, quando si parla del futuro del nostro calcio: pochi sono i tecnici dotati del coraggio necessario per lanciare in orbita i ragazzi meritevoli. Sotto questo aspetto, la Juve rappresenta una lodevole eccezione: non a caso, è l'unico club che cinque anni fa lanciò la seconda squadra. Ora ne raccoglie i frutti. La formazione di Allegri è prima in  Serie A per le presenze dei calciatori nati dal 2000 in poi e cresciuti nel settore giovanile.

Nella stagione in corso, a undici giornate dalla fine del campionato, i giovani bianconeri hanno già totalizzato il doppio dei minuti rispetto all'ultima annata. Non casualmente, Allegri ha rimarcato: "C'è un minutaggio di circa 4.000 minuti dei ragazzi cresciuti nella Next Gen e c'è da esserne orgogliosi". Per la precisione sono 4.709, contemplando anche Kean, entrato nel vivaio bianconero quando aveva dieci anni.

I numeri schiacciano le parole: nel 2017-2018, furono soltanto tre i minuti giocati da calciatori usciti dal settore giovanile che non avessero compiuto 23 anni al 31 dicembre della stagione. Nel 2017-18 risultarono 1.009; nel 2021-22 sono stati 1.927. Fagioli, Miretti, Kean, Soulé, Iling, Barrenechea sono la dimostrazione concreta di quanto lungimirante sia stato il progetto che la Juve varò nel 2018, sotto la regia di Federico Cherubini. Anche gli altri club dovrebbero imitare i bianconeri: la seconda squadra è un investimento che premia chi lo fa".


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