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UNDER 23, UNA. COPPA E QUEI 7 MILIONI

di Massimo Pavan

La Juventus vince il primo trofeo con la versione Under 23, la Coppa Italia di serie C, la massima espressione di categoria insieme al campionato e si lancia ai playoff, con la speranza di poter arrivare almeno alle fasi finali. Difficile lottare per la promozione, obiettivamente ci sono formazioni, come il Bari, per esempio, più forti, possibile, però, provare a far crescere questi ragazzi. 

La Juventus, in ogni caso, sorride, in soli due anni ha vinto un trofeo, dimostrando che il progetto è molto serio e che i ragazzi presi sono di valore. Una bella soddisfazione anche per Fabio Pecchia che ha dimostrato di essere un allenatore preparato e pronto anche per categorie maggiori, come dimostrato in passato. 

Non è facile gestire una formazione come la Under 23, perché rispetto ad altre realtà l’obiettivo è la valorizzazione dei calciatori. Lo ha fatto la Juventus con Mota Carvalho ceduto al Monza, l’ha fatto ancora, di più con Muratore che dovrebbe andare all’Atalanta per 7 milioni di euro circa, 

Insomma, a Torino hanno intrapreso una via, che prevede la valorizzazione dei talenti. Sono diversi i giocatori richiesti alla Juventus con operazioni che in pratica permettono l’autofinanziamento del progetto, ma non solo. I bianconeri alzando il livello dell’Under possono prendere giocatori più bravi da inserire e far maturare. L’obiettivo è proprio questo, non mandare più mille giocatori in prestito ma gestirne la crescita in casa ed eventualmente se serve dare una mano anche alla prima squadra.

Vincere, in ogni caso, aiuta a vincere, alla Juventus lo sanno bene, che sia un titolo prestigioso o una coppa Italia di serie C, l’importante e’ sempre portare a casa un trofeo. 

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