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TREDICI GIOCATORI NON POSSONO FARE 3 GARE IN UNA SETTIMANA

di Massimo Pavan

Risparmiate le critiche...la Juventus dopo il pareggio di Lecce e' stata messa alla gogna, se la partita fosse durata due minuti in meno e poteva anche eventualmente dura due minuti in meno, avrebbe portato i bianconeri alla vittoria e probabilmente ad un elogio della resilienza, invece qualche errore di troppo, la gestione non ottimale del pallone nelle ultime azioni di gara, ha portato delle critiche feroci a Motta e verso tutta la società.

Purtroppo la Juventus, oggi, si trova a fare il conto con una serie di infortuni molto pesanti che hanno ridotto all’osso i punti di forza di una squadra, limitando al nulla le rotazioni e costringendo ogni giocatore a disputare tre partite in una settimana.

Con i ritmi di oggi, francamente è impossibile giocare tre partite di ottimo livello sempre con gli stessi uomini e sperare di ottenere tre successi.

La Juventus, tra l’altro, ha giocato tre partite in trasferta: Milan, Aston Villa e Lecce riducendo al minimo i tempi di allenamento, massimizzando gli spostamenti, senza tempo di recupero e praticamente non dando ai giocatori una minima pausa.

In casa Juve si devono recuperare più giocatori possibili, sarebbe opportuno ritrovarne tre con il Bologna, con Vlahovic in attacco e magari Adzic e Savona, due con il City ed uno ancora con il Venezia. Se contro i lagunari ci si trovasse solo con Milik, Bremer e Cabal come indisponibili, a quel punto sarebbe una situazione accettabile e gestibile per provare a scalare posizioni in classifica.

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