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Thiago Motta obbliga Vlahovic. Soprattutto quando non può giocare

di Andrea Losapio

Può essere la prima vera mini crisi della stagione di Thiago Motta? Perché nella risposta a chi gli chiedeva conto delle dichiarazioni di Vlahovic, la risposta è stata di contrasto. "Non lo so, sicuramente non ci sarà domani. Speriamo di averlo il prima possibile. Ho fiducia in tutti i miei ragazzi e so che lo faranno sia in fase difensiva che in fase offensiva. Questo è un obbligo". Sono parole diametralmente opposte a quanto aveva affermato lo stesso Vlahovic sui compiti che non gli vengono richiesti con la maglia della Serbia, mantenendolo più lucido sotto porta. C'è una differenza abbastanza grossa nel rendimento di Vlahovic allo Stadium oppure fuori, con un solo gol segnato a Torino.

Non è dato sapere se poi ci sarà uno "scontro" oppure no. Le dichiarazioni che arrivano dai ritiri delle Nazionali sono sempre da misurare e da pesare, probabilmente perché il rischio di ingigantire molto non è così peregrino. Però è strano che Motta abbia utilizzato la parola "obbligo" e non necessità: che ci sia grande rispetto fra le parti non è messo in dubbio, ma questo è un modo di rivendicare delle scelte che fanno parte del proprio dna da tecnico.

In ogni caso l'asticella è spostata un po' più in là. Vlahovic non ci sarà con il Milan, probabilmente nemmeno con il Villa. Quindi le situazioni di campo avranno la priorità, avendo il solo Weah come possibile numero nove, peraltro decisamente atipico.


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