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Spalletti, parla l'amico Siviero: "Juve 'Spallettiana' e quadrata, con la sua toscanità è riuscito ad aggiustare le cose. Ora serve più un attaccante che un centrocampista..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, Francesco Siviero, ex calciatore e amico di Luciano Spalletti, che ha commentato i primi mesi in bianconero del tecnico di Certaldo e non solo:

Spalletti ha ricaricato la Juventus non soltanto sotto il punto di vista dei risultati, ma anche sotto l'aspetto mentale. O sbaglio?

"Da quando è arrivato, onestamente, è un'altra Juve. I primi cenni di una squadra diversa si sono visti a Firenze, dove il pareggio è stato un po' rubacchiato per via di quel rigore non dato ai bianconeri e quel gol fallito da Vlahovic. Da lì in poi, a parte la sconfitta di Napoli, sono arrivate tutte vittorie. Questa è la Juventus che lui vuole, con dieci calciatori titolari e l'unica variabile per ora è la punta. Il contributo di questi ragazzi, come quello delle seconde linee, è totalmente diverso. Miretti e Zhegrova li vedo più motivati, Yildiz si sta applicando a livello difensivo".

A Pisa è arrivata una buona vittoria, ma anche una buona prestazione.

"A Pisa è stata leggermente fortunata, ma la fortuna devi andare a cercartela. E' vero che i padroni di casa hanno colto due pali, ma poi i bianconeri sono stati bravi a prendere il boccino in mano e a fare la partita. C'è stata una grande crescita di Yildiz e di Zhegrova, due giocatori di qualità tecniche indiscusse che hanno fatto la differenza. Ma a prescindere di questo, ho visto Zhegrova più cattivo e più con una predisposizione a livello difensivo. L'ho visto ringhiare su Bonfanti, mi è piaciuto e questo è sintomo di un grande lavoro che c'è dietro. Prima, a mio avviso, c'era più confusione".

Spesso i colleghi fanno notare che la Juventus non è ancora del tutto bella. Pensi che l'obiettivo di Spalletti, entro fine stagione, sia quella di rendere la Signora davvero bella a livello di gioco?

"Non so se sarà bella, ma quella di oggi è una Juventus diversa e molto Spallettiana. Secondo me, in questo momento, è importante l'aspetto della crescita di questi ragazzi. Lui, poi, è ossessionato dal calcio e dai dettagli. Credo che Luciano sia molto interessato a queste piccole attenzioni, è qui che il giocatore di una grande squadra come la Juventus deve fare la differenza. Questo miglioramento esponenziale, mi riferisco in particolare alle ultime tre partite, fa parte della predisposizione al lavoro che possiede il mister in queste situazioni. Da lodare le ultime prestazioni di Kelly".

Per come lo conosci, che tipo di centrocampista sta cercando Spalletti a gennaio?

"Ci siamo scambiati gli auguri di buone feste, ma non abbiamo parlato di altro. Lui è abituato a sfruttare le risorse in suo possesso, non so poi se la Juventus acquisterà qualcuno sul mercato. Sicuramente delle buone risposte stanno arrivando da Locatelli, che è stato sostituito a causa di un giallo rimediato ed è entrato Miretti di cui ha grande considerazione. Io sto vedendo un netto miglioramento nelle seconde linee che possono determinare la partita, nello specifico parlo sempre di Zhegrova che ha cambiato sia il match con la Roma che quello con il Pisa. Lo considera una freccia in più. E anche Cambiaso, alle prese con qualche guaio fisico, può essere importante come esterno".

Senza dimenticarci di quel Kenan Yildiz, fiore all'occhiello dell'attuale Juve e molto lodato da Spalletti. Il rapporto nato tra i due, quasi a livello di quello padre-figlio, non lo ricordiamo nemmeno con Totti. 

"Dipende sempre dal tipo di disponibilità fornita dal calciatore nell'accettare un confronto. Io vedo che questa situazione è ben voluta da tutti, poi è chiaro che i risultati fanno sempre una parte in questo. Quando Zhegrova viene ripreso, ho visto dei grandi miglioramenti e non degli atteggiamenti negativi. Spalletti è un allenatore top e ha visto che i ragazzi hanno voglia di migliorare, è proprio una Juve differente in tutti i sensi. Non era facile anche sostituire così Vlahovic che è un grande attaccante, Openda sta facendo il massimo con altre caratteristiche".

Fin da subito, si è presentato nominando quella parola che a Torino è tabù dal 2020: scudetto. Ecco, con Spalletti si può esser da titolo?

"La parola scudetto è ancora lontana, a meno che la società non gli acquisti un attaccante. Ha preso la Juventus distante dalla zona Champions e ora è qui a ridosso. Gli allenatori precedenti non stavano riuscendo a dare un'identità a questa squadra, non c'erano certezze e gli interpreti in campo cambiavano partita per partita. Ora è il vento è diverso, c'è più sicurezza e un'organizzazione difensiva migliore con Gatti fuori. E' rientrato Bremer, Kelly è di affidabilità e ha dato fiducia a Cabal. Con la sua toscanità e la sua schiettezza, è riuscito a mettere in ordine le cose che non funzionavano. Siamo a gennaio e c'è ancora tanta strada da fare, ma la Juve di oggi ha una sua quadratura".

Quindi, soffermandomi sulla tua risposta precedente, la Juve ha più bisogno di un attaccante o di un centrocampista?

"Considerando la Juventus quadrata, perché ad ottobre 2025 non lo era, il colpo lo andrei a fare in attacco più che a centrocampo. Non sapendo come sta Milik, senza offender nessuno, ma sostituire Vlahovic è davvero dura. Guardiamo il Napoli, quando si fa male Lukaku va a prendere Hojlund. Lo ha fatto perché Lucca non stava fornendo le giuste risposte. Febbraio/marzo per il ritorno di Vlahovic non è dietro l'angolo, l'assenza del tuo attaccante titolare non è semplice da gestire per una squadra alla ricerca dell'identità. Poi Spalletti è un allenatore top, saprà bene come fare in questo caso".

Chi è il giocatore più insostituibile a tuo avviso per Spalletti?

"Yildiz sarebbe una risposta scontata, ma considero impressionante il recupero e la fisicità di Bremer. Potrebbe dare una sicurezza insieme al rientro di Gatti, perché la Juve ha bisogno sempre di essere quadrata".

Si ringrazia Francesco Siviero per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista


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