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Quattro giorni per prendersi la Juventus o la pressione salirà

di Andrea Losapio

Teun Koopmeiners ha quattro giorni per prendersi la Juventus. Dal Torino all'Atalanta. Dal derby, solitamente facile da vincere - e per questo assolutamente non da sottovalutare, perché la legge dei grandi numeri racconta di come qualcosa di casuale, prima o poi, accadrà - alla sfida contro la sua ex squadra, con i tifosi bergamaschi che si stanno caricando per riempirlo di fischi e cercare di metterlo in difficoltà dopo quello che è successo nella scorsa estate.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. La scelta della Juventus è stata appassionata, cercata, apprezzata da tutti. Koop voleva la Juve e la Juve voleva Koop. Perfetto, però i nodi rischiano di venire al pettine, vista la distanza con il primo posto in classifica, il rischio che il quarto scivoli sempre più lontano, la possibilità di allontanarsi ulteriormente dall'Atalanta. Di più, le critiche incominciano a travolgere anche lui, perché pietra angolare della formazione di Thiago Motta, sempre in campo quando è possibile, anche con la febbre (diplomatica?).

Koopmeiners ha dato ottimi segnali di miglioramento. Il problema è che non si può più sbagliare, e il credito è finito un po' per tutti, non solo per Vlahovic o Thiago Motta. Per chi è stato valutato 60,7 milioni (compresi di bonus) ci si aspetta qualcosa di più, come Douglas Luiz, che sarà probabilmente titolare nel derby.


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