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Preservare il Panda che è a rischio estinzione (almeno fino a gennaio)

di Andrea Losapio

Dusan Vlahovic è una sorta di Panda. Una specie protetta, perché non c'è un altro attaccante come lui nella rosa di Thiago Motta. Per questo servirebbe preservarlo, mentre anche ieri sera il nervosismo, nel momento della sostituzione, ha avuto il sopravvento. Forse non era per la scelta dell'allenatore, bensì per come era stato valutato dall'arbitro più volte. Più volte "maltrattato", forse ha avuto uno scatto di impazienza, con la necessità di sfogare e raffreddare i bollenti spiriti.

Il problema è che, come una settimana fa, la situazione non è stata delle più calme. Lì il problema erano stati i tifosi, salvo poi far rientrare la questione con un post. Ora probabilmente l'arbitro. Quasi come se ci fosse sempre un'annosa questione di fondo: Vlahovic non ha la tranquillità richiesta per fare la differenza sempre, semplicemente perché gli è chiesta quasi come fosse un problema di censo. In questi casi subentra anche una possibile ansia da prestazione, la sensazione di non essere mai abbastanza.

Ed è per questo che Vlahovic va tutelato, almeno finché non tornerà Milik - dovrebbe a inizio di gennaio - ma anche successivamente. Il rientro di Nico Gonzalez può dare un po' di respiro, ma serviranno settimane per trovare un'eventuale diversa quadratura.


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