Per Nico Gonzalez non c'è domani. L'obiettivo è quello di vincere (oggi)
"Noi siamo la Juventus, non possiamo pensare a domani". Nico Gonzalez si è presentato così in conferenza, centrando la filosofia e le idee della società. Perché il problema non è tanto quello di concentrarsi sull'idea di vittoria, ma che ogni giorno rischia di essere quello decisivo per infilare un risultato positivo, per migliorare e per sperare di dare una mentalità vincente. Quella che avrebbe dato Thiago, secondo lo stesso nazionale argentino, nelle ultime settimane. Con l'albiceleste ha vinto due Copa America e una Finalissima, contro l'Italia, mancando però il Mondiale a causa di un infortunio.
"Mi ha impressionato tanto, non lo immaginavo diverso. So come funziona la Juve, ho parlato tanto con Paredes, di Maria, Dybala, Soulé. Mi hanno detto come funziona tutto, l’organizzazione che c’è. Ringrazio anche lui (Fabris ndr) che dal primo giorno mi ha fatto sentire come un figlio. Thiago Motta? È una cosa incredibile. Mi dà la libertà di cui ho bisogno per giocare in ogni partita e in ogni allenamento. È una persona bravissima".
Al netto della posizione in campo, Nico è stato un obiettivo sensibile sin dall'inizio. Perché l'accordo con la Juventus c'era da molto tempo e le altre sirene, come quelle dell'Atalanta, non sono state ascoltate. Anche perché lo stipendio da 3,5 milioni è un miglioramento non così sensibile rispetto ai 3 che già percepiva in viola. La scelta è stata dettata dal progetto, dalle idee, dalla speranza di vincere. Oggi, non domani.