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Per Arthur c'è un rischio minusvalenze. Oppure risoluzione alla Szczesny

di Andrea Losapio

Arthur continua a essere una bella gatta da pelare. Perché la situazione del brasiliano è sempre quella di un esubero che, rispetto ad altri, non ha richieste e possibilità "reali" di essere piazzato. In particolare per una questione di stipendio - senza decreto crescita - che attualmente è da oltre 6 milioni di euro a stagione netti, il doppio lordi. Di più, il rischio minusvalenza è davvero dietro l'angolo, perché pagato circa 80 milioni: 48 ammortati nei primi tre anni, poi c'è stato il rinnovo per un'altra stagione e quindi i 32 successivi andavano divisi per tre. Di fatto Arthur la scorsa estate era a bilancio per 20 milioni.

Una cifra che nessuno pagherà mai. Ora la situazione continua a essere più che complicata, la Juventus dovrebbe partecipare all'ingaggio e sperare di cederlo in un club dove diventi, in pochissimo tempo, indispensabile. Altrimenti, come per Szczesny, è possibile che nella prossima estate si parli di una risoluzione contrattuale con una buonuscita molto alta. In ogni caso è forse il flop più grande della gestione Agnelli, al netto della plusvalenza fatta per Pjanic.

Queste le parole di Pastorello. "Napoli? Non me lo hanno mai chiesto sinceramente. Dobbiamo trovare una soluzione, è un peccato mortale vedere un calciatore della sua qualità non utilizzato. Purtroppo non rientra nuovamente nei piani della Juventus, nonostante secondo me potesse dare qualcosa di diverso anche alla luce del nuovo sistema di gioco. Accettiamo e rispettiamo la decisione presa dal club ma a gennaio troveremo una nuova sistemazione. C'è stato qualche discorso, è un tipo di calciatore che a De Zerbi può interessare. Vediamo, c'era un problema di extracomunitari e non era semplicissimo, a gennaio vedremo".


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