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PASSO INDIETRO GLOBALE, LEZIONE DI TEDESCO MA…

di Massimo Pavan

Facciamo fatica a trovare qualcosa di buono nella gara della Juventus con lo Stoccarda, ci aspettavamo una partita diversa, ma questa è la Champions e se non curi i dettagli perdi, avevamo visto con il Lipsia che la squadra aveva fatto una grande vittoria e grande partita, mentre con lo Stoccarda i bianconeri hanno sbagliato partita, hanno lasciato troppa iniziativa ai tedeschi, hanno pagato una superiorità netta da parte della formazione teutonica ed ha sofferto la qualità dei tedeschi che hanno avuto occasioni e che sono andati a mille all'ora, molto più veloci della Juventus. Lo avevamo detto che la partita non era semplice, che lo Stoccarda era una formazione tosta ma la squadra di Motta ha subito passivamente la situazione e non è riuscita, praticamente a creare quasi nulla.

La lezione di tedesco è abbastanza pesante e solo Mattia Perin ha permesso di evitare un passivo che sarebbe stato molto più pesante. Sono mancati un po' tutti, i calciatori capaci di calciare in porta, le alternative alla manovra e visti gli infortuni anche i cambi. Purtroppo Vlahovic è sembrato stanco e lo capiamo e non c'era nessuno da mettere al suo posto. 

La Juventus oggi è un cantiere in grossa costruzione che soffre la discontinuità dei suoi giovani, cosa possiamo chiedere ai vari Savona, Yildiz, Rouhi, Adzic? Possiamo aspettarci che siano sempre decisivi se lo scorso anno giocavano in Next Gen? La risposta è no, queste partite possono accadere e possono succedere, se mai non devono succedere gli errori dei giocatori più esperti come Danilo che ha concesso un rigore assolutamente evitabile. 

Non il modo migliore di presentarsi alla sfida contro l'Inter, giocando così non finirà bene.

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