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NIENTE HAPPY ENDING...

di Massimo Pavan

Tutto chiaro, tutto luminoso, tutto limpido. Se da una parte c'è un Carobbio felice per aver detto la verità, dall'altra c'è Antonio Conte, altrettanto fiero e felice: "Sono sereno, soprattutto felice di aver potuto dire la verità, è quello che volevo già fare da tempo. Ho chiarito tutto e sono totalmente soddisfatto. Finalmente ho potuto raccontare la verità. Ora torno in Valle d'Aosta a fare ciò che mi riesce meglio: vincereTolto peso dalla coscienza? Io sono contento di poter tornare in Valle d'Aosta e poter tornare a fare quello che sono più bravo a fare, l'allenatore e anche a tornare a vincere".  A questo punto tutti spereremmo di vedere l'happy ending, ma purtroppo non sarà così. La speranza e' che Antonio Conte possa essere creduto, ma non ne siamo sicuri, visti i precedenti della giustizia sportiva. La speranza e' l'assoluzione piena, la giusta soluzione, l'unica in un mondo perfetto e giusto. In ogni caso se anche così fosse rimarrà una forte e grande amarezza , troppi titoli, troppo veleno, troppe parole prima e non dopo. Insomma, una bruttissima situazione, ribadiamo, se Carobbio non ha detto la verità andremo fino in fondo e non ci basteranno le parole dette dal supertestimone a Rtl 102,5: "Questa può essere una cosa normale? Può essere una difesa logica? Però a me non interessa, io sono sereno".

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