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Mbangula può essere sacrificabile per una plusvalenza?

di Andrea Losapio

Come un bancomat. La Juve utilizza la Next Gen per far crescere i campioni di domani... degli altri. Per questo dopo i vari Huijsen e Soulè ora c'è Mbangula sull'altare sacrificale del mercato. Va detto che è un ottimo modo per mantenere i bilanci in una certa direzione, perché i giocatori che escono dalle giovanili rappresentano complete plusvalenze, ma dall'altro non c'è una continuità di lavoro. Miretti è andato al Genoa per trovare più spazio dopo essere stato uno dei favoriti di Allegri, Fagioli - se dovesse arrivare una proposta discreta (non irrinunciabile) - potrebbe salutare già nel mercato invernale.

Mbangula piace al Lens e ad alcuni club tedeschi, ma più che la notizia in sé la domanda sarebbe: è giusto eventualmente perdere un'ala che, fino a metà agosto, non esisteva nemmeno? La risposta è abbastanza semplice: dipende da quanto. Una valutazione intorno ai 10 milioni di euro potrebbe essere abbastanza per salutarlo, visto che finanzierebbe - almeno in parte - il gennaio di investimenti, fra almeno un difensore e possibilmente un attaccante in caso Milik non rientrasse sin dall'inizio di gennaio.

Si tratta di valutare pro e contro, perché Mbangula potrebbe anche diventare uno dei migliori in un ruolo che ha molte alternative. Fosse un centravanti probabilmente sarebbe incedibile. 


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