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LIVE TJ - THIAGO MOTTA: “Stoccarda squadra completa. Su Yildiz…”. PERIN: “C’è voglia ed entusiasmo nel gruppo. Sto parlando del rinnovo con la società”

di Camillo Demichelis
Fonte: Dall’inviato all’Allianz Stadium

Thiago Motta e di Mattia Perin stanno parlando alla vigilia della gara contro lo Stoccarda. TuttoJuve.com ha riportato le sue parole in diretta: 

Parla Mattia Perin

Come state dopo la vittoria contro la Lazio?
"C'è tanto entusiasmo. Come sempre. Cerchiamo di non farci suggestione da quello che abbiamo intorno, ma proviamo a trovare nuovi stimoli. C'è entusiasmo, energia e passione. Inizio di stagione? Benissimo. Stiamo cercando di creare una nuova filosofia. Io voglio dare la mia esperienza ai miei compagni".

Ti piacerebbe restare alla Juve?
"Dove possiamo arrivare lo scopriremo solo vivendo. La nostra testa è sulla partita di domani. Sono una squadra molto preparata a cui piace tenere molto il pallone. È una partita importante per mettere un nuovo mattonino in più. Sto parlando con la società e c'è voglia di continuare da entrambe le parti. Sono molto felice. Nei prossimo giorni ci saranno novità".

Su Di Gregorio?
"Condivido quanto detto dal mister. Non mi sento un secondo portiere, non mi ci fanno sentire loro. Mi sento un co-titolare. Il mister fa delle scelte. C'è chi gioca di più e chi meno. Dobbiamo metterli in difficoltà, sapendo che siamo pronti a scendere in campo. Siamo 23 possibili titolari. Credo sia la direzione del calcio in futuro. Si gioca molto? Probabilmente è vero. Se si hanno delle rose di 23 giocatori dove c'è competizione, voglia di migliorarsi, magari un giocatore non dovrà fare 50-60 partite, ma 35-40 e un altro 20. Si può andare avanti così. Michele? Come Carlo, che conosco da tanto tempo, anche con Di Gregorio stiamo costruendo un rapporto ottimo. E' un portiere forte. Ci spingiamo a migliorarci. C'è una sana competizione. Quando ti svegli e non vedi l'ora di arrivare al campo perché sai che c'è competizione col compagno, ma che è limpida, trasparente, è una delle cose per cui si gioca a calcio".

Quanto ti senti migliorato dal punto di vista tecnico?
"Tecnicamente non si smette dai migliorare. Tu puoi migliorare finché il corpo ti sorregge. Ci sentiamo molto coinvolti. Il mister ha portato la voglia di dare più possibilità di passare la palla. Questo gioco mette in risalto il portiere".

Le vittorie contro Psv e Lipsia vi hanno dato consapevolezza?
"Quella di Lipsia ha alzato lo standard dove possiamo arrivare. Ci ha dato consapevolezza che non avevamo raggiunto. Ognuno di noi può alzare sempre più il livello, per obiettivi che ci prefissiamo man mano. Quando siamo connessi e creiamo una sinergia che percepisci, c'è energia pazzesca. Vuoi quel flusso di energia, che diventi un'abitudine. Lavorando come stiamo lavorando, e anche conosciamo e interagendo con i compagni, alzando il livello delle prestazioni, possiamo alzare il rendimento. Ma dipende da noi".

Ci racconti il vostro nuovo gioco?
"Dovresti chiedere al mister (ride ndr). Non è solo attaccare, ma difendere. Il portiere primo attaccante, l'attaccante primo difensore. Ma è anche uno stato mentale, quello che stiamo costruendo è uno stato mentale, un atteggiamento che si sviluppa con l'attitudine, con la conoscenza di se stessi. Sapendo quando si deve andare oltre e quando si può decelerare per tutelare il proprio fisico. Stiamo cercando di costruire una cosa nuova. Il mister e lo staff stanno cercando di semplificare, aiutarci, abbreviando i tempi di questa filosofia".

Che stimoli hai in Champions?
"A me personalmente, quando avevo 6-7 anni, sognavo di giocare la Champions. Se avessi potuto esprimere un desiderio, volevo giocare una partita di Champions. Crescendo le ambizioni cambiano, trovi le ambizioni poi per migliorarti. E' il massimo per un calciatore, se non trovi stimoli qui, dove puoi trovarli. E' l'energia che cambia. Non voglio togliere nulla alla Serie A che è spettacolare, però personalmente la Champions mi accende qualcosa dentro, ricorda il Mattia bambino che sognava di giocarla".

Avete preso un solo gol. Ci descrivi il segreto?
"Il segreto è che i primi difensori sono gli attaccanti. È una questione di atteggiamento. Quando tutti combattono per non prendere gol è una grande forza. si danno una mano per non prendere gol, diventa pure quello uno stato mentale. In questo inizio di stagione lo stiamo facendo bene, dobbiamo coltivare questo atteggiamento. A prescindere dalla mentalità, la qualità di tutti i miei compagni, mi sento protetto da questo. Stiamo costruendo una mentalità solida. Ci sono ancora tanti margini". 

Stai facendo degli studi sulla comunicazione?
"Fortunatamente leggo tanto. Non ho fatto particolare studi, ma leggo molto nei ritiri. Questo mi aiuta".

Lo scorso anno vi è mancato questo aspetto mentale?
"Potenziale massimo è molto alto. E' il bello dell'essere una squadra, di un giocatore, quando ne sei consapevole devi cercare di arrivare lì. Accettarlo e lavorarci. Aspetto mentale è fondamentale, in tutti gli ambiti. Fa l'80% di una persona. Soprattutto nel calcio, ma ovunque. Anche nel vostro. Tutto quello che facciamo, dove possiamo fare la differenza, anche per aiutare le persone... Abbiamo la possibilità di essere ascoltati da tante persone, curando gli aspetti mentali possiamo superare le difficoltà con più facilità".

Termina la conferenza di Mattia Perin

Inizia a parlare Thiago Motta 

Che partita si aspetta?
"Una gara completa. È una squadra che pressa molto bene. spesso con un esterno che va a costruire una linea di 5 giocatori. Una squadra che mi piace. Sarà una bella partita da giocare, anche per competere su chi vorrà maggiormente il possesso del gioco".

Lipsia è stata la svolta?
"Ho vissuto un momento bellissimo. Anche nella difficoltà. Pure chi non era in campo, si percepiva un'energia positiva che contagia quelli che stanno vicini. Poi si è visto in campo, nella difficoltà sono venuti fuori. Modo giusto. Vittoria meritata, molto bella. Poi ogni partita ha la sua storia. Domani concentrati per fare una grande prestazione".

Come deve migliorare questa Juve?
"In tutto. Si può sempre migliorare. Serve per tutti anche per voi. Noi siamo umili. Siamo una squadra che cresce e che si allena bene. Dobbiamo affrontare al massimo la sfida di domani".

Kalulu è uguale a tutti gli altri? Potete giocare senza di lui?
"Per te tutti sono uguali... Non l'ho mai detto. Che li considero tutti titolari è diverso. Sono ragazzi diversi, da cui pretendo le stesse cose. Ma vanno trattati diversamente, e giocano diversamente: quello sicuro. Pretendo da loro le stesse cose. Si può giocare senza Kalulu, sicuramente sì". 

È contento di aver la fiducia della squadra?
"La prima vittoria che ho: è avere giocatori forti. Io ho giocatori forti. Noi andiamo tutti nella stessa direzioni, sapendo che i nostri obiettivi personali possiamo raggiungerli come squadra. Sappiamo cosa vogliamo e abbiamo un grande atteggiamento. Dobbiamo continuare così".

Sullo Stoccarda?
"Giocano collettivamente molto bene. Dobbiamo essere una squadra in grado di competere benissimo per avere il controllo del gioco. La squadra si trova molto bene quando arriva a consolidare il possesso arrivando a giocare bene a calcio. Portano tanti uomini, soprattutto i due terzini in attacco. I due mediani molto intelligenti, aiutano i due centrali a poter organizzare la squadra. Per portare la palla ai sei giocatori offensivi. La prima pressione è molto buona. E' una squadra completa. Sa cosa deve fare i campo. E noi dobbiamo competere per far sì che non siano comodi in campo. Quello che conviene a noi, lottare quando c'è da lottare, difendere, pressare, ma insieme. Chiudere gli spazi. Non lasciarli giocare interamente".

Yildiz come mai non riesce a tirare in porta?
"Io sono contentissimo del lavoro che fa Kenan. Mette tutta la sua qualità a disposizione della squadra. Sono molto contento di quello che vedo. Senza dimenticare che è un ragazzo del 2005 e sta dando tanto alla squadra. Sono contento su tutto. L'ultima partita qua in Champions ha fatto una grande gol, ma non solo quello. Deve continuare così. Lui può migliorare, io posso migliorare, tutti possono migliorare".

Che certezze ha per domani? Danilo può giocare?
"Lo sanno già loro. Tutti possono essere titolari".

Cambiaso può essere capitano?
"Si".

Può nascere una nuova generazione di allenatori in Champions?
"Chi lo sa. Si vedrà solo alla fine. Significa che l'età è relativa e conta quanto uno voglia crederci. Affronteremo una grande squadra, allenatore molto preparato. Domani competeremo con una grande squadra, il resto si vedrà solo alla fine. Pensiamo a domani, solo per il risultato positivo. Mi fa piacere. Oggi alleniamo in Champions League".

McKennie può essere più utile domani o l'Inter?
"Sempre utile. Può essere utile con Stoccarda e Inter. E' concentrato su domani, per l'Inter ci sarà tempo di pensarla. Conta quella di domani. Siamo focalizzati su quello. Chi gioca domani è al 200%. Poi vedremo".

Domani si aspetta una partita più aperta rispetto al campionato?
"Sicuramente sarà diversa contro una squadra che sta bene. I dati che hai fatto adesso mi trovano d'accordo. Ma non è solo la Juve ad avere difficoltà con chi si chiude... Dimmi chi non ce l'ha o che ha facilità di creare contro una squadra così. Questo gioco è così, perciò è bellissimo, dobbiamo andare sempre al massimo e credere nelle nostre possibilità. Crederci fino in fondo, come fatta nell'ultima. Nelle difficoltà delle avversarie. Alla fine ce l'abbiamo fatta, domani tocca fare una buona prestazione, giocare bene a calcio. Avremo più probabilità di vincere così".

Che differenza c'è tra Champions e Campionato?
"Zero differenza. Noi dobbiamo essere pronti a fare una grande prestazione. Io vedo zero differenze. Ogni partita è diversa e noi dobbiamo dare il massimo per avere più probabilità di vincere".

Termina qui la conferenza stampa di Thiago Motta


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