LIVE TJ - SARRI: "Pjanic sta bene, sottovalutate Khedira e Matuidi. Conte? Riferite cose sbagliate" (FOTO)
Dopo Leonardo Bonucci (qui le sue parole), dalla sala stampa del Wanda Metropolitano, prima di Atletico Madrid-Juve, ha parlato Maurizio Sarri. Tuttojuve.com vi riporta le sue parole.
Come sta Pjanic? Quante possibilità ci sono di vederlo in campo domani?
Pjanic è a disposizione. Lo staff medico ce l'ha messo a disposizione, i controlli hanno appurato che non aveva lesione muscolare, quindi stamani ha fatto allenamento totalmente con il gruppo. E' uno dei giocatori a disposizione per domani e domani valuteremo se è il caso di farlo iniziare o tenerlo per le sostituzioni.
Come si può essere padroni della partita con la palla con due giocatori come Khedira e Matuidi a centrocampo?
Non vorrei questi due giocatori fossero sottovalutati. Khedira è un giocatore globale, che si può inserire, che può palleggiare. La storia di Matuidi, che è campione del mondo in carica, ci parla di un grande giocatore. Abbiamo dietro giocatori che magari dal punto di vista del palleggio ci danno qualcosa in più, ma dobbiamo aspettare che siano pronti perché hanno una storia particolare negli ultimi mesi. Lo stesso Kehdria ce l'ha, che ha giocato 90 minuti per la prima volta in 8 mesi, Ramsey l'ultima l'ha giocata a marzo e Rabiot non gioca da sei mesi. Sono giocatori da recuperare, li sto vedendo crescere bene in allenamento. Abbiamo sia spada che fioretto a centrocampo, possiamo sparare di tutto.
Sente la pressione di vincere la Champions?
No, perché noi non lo sentiamo. Siamo la Juventus, ogni volta che andiamo in una competizione l'obiettivo è vincere, poi sappiamo che qui l'obiettivo vincere vale per 10 squadre, attrezzate come noi. In questo momento storico il calcio italiano non mi sembra nemmeno possa essere additato come favorito perché ci sono realtà purtroppo molto più avanti di noi. E' un primato che abbiamo perso negli ultimi 20 anni che penso abbiamo perso per colpe nostre e per nostre intendo tutto il complesso che ruota intorno al calcio. Penso che dobbiamo affrontare queste partite con grande determinazione, ma anche con leggerezza, perché bisogna tornare a divertirsi in campo, senza pensare a una fobia che non è logica. Sempre con la premessa che l'obiettivo deve essere sempre quello di vincere.
La cavalcata vincente con il Chelsea in Europa League le ha insegnato qualcosa da applicare in Europa con la Juve?
Io penso che il calcio sia uguale a tutte le latitudini. Non penso ci sia differenza atroce tra giocare in Europa, Italia o Inghilterra. Sicuramente ci sono mentalità diverse dalle nostre. Da noi un gol preso è un dramma settimanale, in altri campionati si batte con l'idea di pareggiare subito. C'è una leggerezza che non c'è da noi, ma dal punto di vista tattico vedo che tutti si stanno adeguando. Il nostro continua a essere non il più qualitativo, ma sicuramente uno dei più difficili d'Europa. Dopo l'esperienza all'estero penso che il livello dei nostri allenatori sia elevatissimo, ma nel mondo attuale le cose si stanno livellando.
Cosa hai pensato quando hai sentito dire a Conte che ora sei dalla parte del più forte?
Non ho pensato niente perché non ho sentito niente. Non penso niente, perché alla base penso che a Conte sia stato riferito qualcosa di errato. Io ho fatto un commento su una cosa che riguardava noi, ossia la differenza tra la Juve di Napoli e quella della Fiorentina e ho detto che in questo momento c'è differenza tra giocare alle 9 e alle 15. Mi riferivo alle partite nostre, non ho tirato in ballo nessuno e se Antonio ha risposto qualcosa è perché gli è stato riferito qualcosa di errato.
L'Atletico è una delle squadre che si è rafforzata di più. Lo considera favorito in Champions?
E' una delle squadre che può partire per vincere. Io ho fatto la mia ultima esperienza in un calcio ricchissimo e lì hanno cinque dentro tutte favorite. In questo momento è difficile per tutti competere con le squadre inglesi. L'Atletico ha perso un giocatore straordinario, ma ne ha preso un altro straordinario e i giocatori cardine cominciano ad avere l'età giusta. Saul lo ritengo tra i migliori in Europa, hanno giocatori di livello enorme e possono giocarsela con tutti e vincere con tutti. Purtroppo in questa manifestazione oltre alla forza mentale, tecnica e tattica occorre anche un pizzico di fortuna e andare fino alla fine è difficile per tutti.