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LIVE CHATILLON - PEPE al Summer Village: "Sto bene, procede tutto alla grande. Ringrazio tifosi, società e compagni che mi sono stati vicini"

di Redazione TuttoJuve

Simone Pepe è salito in serata sul palco del Summer Village per incontrare i tifosi bianconeri e per rispondere alle domande di Cristina Chiabotto e DJ Nanà di JTV. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:

Come stai Simone?
"Sto bene. Sto facendo riabilitazione, tutto bene, procede tutto alla grande".

Come ti è sembrato l'affetto dei tifosi durante il periodo di recupero?
"Come ho già detto, una roba fantastica perchè quando stai per un anno lontano dal campo non èmai facile. Ringrazio la gente della Juve, la società e tutti i miei compagni che mi sono stati vicini. Grazie".

Come va da papà?
"Da papà va benissimo. La gioia più grande della mia vita, una cosa fantastica perchè una figlia ti cambia la vita. E poi gioie professionali: l'anno scorso me le hanno date i miei compagni, due anni fa ho partecipato anch'io, per cui la mia vita va a gonfie vele, questo è importante".

Quasi tutti i tuoi compagni di squadra vorrebbero averti in stanza, ma c'è qualcuno con cui tu vorresti stare in camera?
"Ma io con tutti, sto bene con tutti, loro stanno bene con me. Comunque con Storari, Peluso, Matri, Vidal, Quagliarella, ho un rapporto particolare. Sono tre anni che comunque stiamo insieme. Ma ho un rapporto particolare con tutti: io sto bene con tutti e loro stanno bene con me, questo è importante, è il gruppo della Juve". 

Tu sei stato molto presente anche durante l'infortunio. Quando arrivava il pullman tu eri già in campo. E' stato un altro modo per dire: ci sono, sono qua.
"Sì, questa è stata una cosa importante per me, perchè loro mi sono stati vicini e io nei momenti che sono più importante, nella partita, ho ricambiato stando vicino a loro. Infatti tante volte mi prendevano in giro perchè arrivavo prima di loro e mi dicevano: 'Ma che devi fare? Riscaldamento?'. E gli dicevo: 'No, magari!'. E allora mi prendevano un po' in giro per questo".

Che valore ha avuto per te il gesto di Arturo Vidal in Juve-Palermo? Ricordiamo che è venuto ad abbracciarti...
"Un valore  particolare, soprattutto in un momento così difficile: l'abbraccio di un compagno, da parte di tutta la squadra, chi mi ha ringraziato tramite intervista, chi mi ha dato un abbraccio a fine partita...  è stata una cosa che va oltre il calcio, una cosa che d'affetto importantissima per me. E' per questo che ringrazio". 

Se ti guardi indietro, le giovanili, il Teramo, Lecco, Palermo, che cosa è cambiato? E che cosa è rimasto uguale in Simone?
"La fortuna più grande è che sono rimasto sempre questo. Ero così a 18 anni, forse anche peggio, e sono rimasto così a 30 anni; questa penso sia stata la mia fortuna. Sono rimasto sempre un ragazzo abbastanza umile, mi piace stare con i miei compagni, vivo la squadra, lo spogliatoio per me è vita e questa penso sia stata la forza in tutti questi anni".

Cosa ne pensi della camicia floreale di Matri?
"No comment, è inguardabile. Se ne approfitta solo perchè è bello, allora perchè è bello pensa di poter mettere quello che gli pare. Era inguardabile, lo sa".

Una domanda che abbiamo fatto a tutti i tuoi compagni. Quando giochi una partita fondamentale, c'è una persona che ti rende ancora più forte e più carico e che vorresti che ti seguisse allo stadio?
"Sicuramente la mia compagna e mia figlia. Adesso non posso fare a meno di mia figlia, infatti non vedo l'ora di avere due giorni per tornare a casa perchè non ce la faccio più senza vederla. Prima era mio padre: mio padre prima seguiva tutte le partite, è stato un punto di riferimento nel tempo e mi faceva molto piacere quando veniva allo stadio".

Che rapporto hai con la fortuna?
"Sono fortunatissimo perchè comunque la vita mi ha sorriso, faccio il lavoro più bello del mondo. Non voglio essere ipocrita, ho uno stipendio che mi permette di fare una bella vita per cui mi rende conto di avere una grande fortuna. Ho una bellissima famiglia e gioco nela Juve".

In questi anni alla Juventus, qual è stato il momento più emozionante che hai vissuto con i tuoi compagni?
"Il primo Scudetto, Il giorno del primo Scudetto a Trieste. Io non sono uno che si emoziona molto facilmente, ma lì ho rischiato di piangere. Poi mi hanno fatto scappare, perchè hanno fatto invasione  e allora non ho potuto piangere".

Grazie a Simone Pepe...
"Grazie a tutti voi, un abbraccio".
(redazione Tuttojuve).

 

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