.

LA JUVE SI INTERROGA SULLE SECONDE LINEE

di Massimo Pavan

La Juventus si interroga sulla bontà della sua rosa, c'era una volta la Juventus che aveva due squadre, ora c'è una Juventus virtuale ed una seconda Juventus non all'altezza.

L'avevamo già notato nel precampionato con la panchina della Juventus che non era assolutamente al pari di quelle del Real Madrid, del Barcellona e dell'Atletico Madrid, con un pareggio e due sconfitte nette nelle amichevoli estive.

La domanda è lecita, che senso ha avere alcuni giocatori in panchina se non sono degni di giocare nemmeno con il Monza.

Esempio perfetto quello di Matias Soulè, possibile che non fosse il caso di schierarlo dall'inizio nel match con i brianzoli tenendo Di Maria, magari per il secondo tempo? Riflessione, forse che andava sicuramente fatta.

Stesso discorso per Gatti, Federico aveva fatto bene con lo Spezia e quindi la soluzione al posto di Bonucci ci poteva stare, ma vedendo che nella ripresa faticava non si poteva inserire Bonucci e magari spostare Danilo in fascia?

E' chiaro,che oggi i cambi non siano all'altezza dei titolari. Milik è una buona soluzione, ma tutti gli altri, da Fagioli, passando per De Sciglio, come McKennie, non sono minimamente adeguati per rappresentare la Juventus in un momento di difficoltà.

Una volta la Juventus aveva in panchina gente come Dybala, Douglas Costa, Cancelo, Matuidi, Khedira, tanto per fare degli esempi dell'ultima Juve di Allegri, questi giocatori oggi sarebbero titolari fissi.

Se si fanno delle scelte, alla fine si pagano e poi non ci si può aspettare che avvengano dei miracoli. Miretti è bravo, ma non è Verratti, Gatti è bravo ma ha bisogno di giocare in una squadra rodata. 

Clicca qui, segui Massimo Pavan su twitter per interagire con Massimo sulle ultime di mercato e sulla Juve   


Altre notizie
PUBBLICITÀ