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La forza della banda

di Davide Terruzzi

Peluso come Padoin, Padoin come Giaccherini, Giaccherini come Marrone, Marrone come Caceres, Caceres come Isla. Potremmo continuare, ma questi esempi bastano per far capire come la Juventus struttura un gruppo. Alla base ci sono gli uomini, non una collezione di figurine invidiata per l'apparenza da tutti, ma derisa poi per i risultati sul campo. I giocatori elencati prima sono fondamentali per Antonio Conte, non quindi per un opinionista qualsiasi, ma per l'allenatore che ha ricostruito la Juventus ponendo alla base la cultura del lavoro, lo spirito di sacrificio e l'abnegazione nell'allenamento. Sono giocatori che danno il cento per cento quando sono chiamati in causa, sono giocatori che danno il massimo durante gli allenamenti, ma che soprattutto non fanno storie, sanno stare al proprio posto. Fanno gruppo, insomma. Qualcuno li chiama soldatini deridendoli, Conte se li tiene stretti e li ringrazia a ogni occasione. Ovviamente rinunciando ai loro ingaggi la Juventus si potrebbe permettere un top player, ma la squadra  viene prima di tutto.


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Sabato 21 settembre
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