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La filosofia su stipendi e acquisti è cambiata. No ai super ingaggi

di Andrea Losapio

"Il trucco? Non c’è. Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno".

Nella sua intervista a Il Corriere della Sera il direttore dell'area tecnica Cristiano Giuntoli ha racchiuso in queste poche parole quello che ha fatto nel corso degli ultimi mesi. Cioè quella di lavorare sugli stipendi mostruosi per evitare di avere a bilancio costi esagerati per più anni. Basti pensare al cambio Adrien Rabiot con Khephren Thuram: il primo lo avresti pagato 30 milioni in due anni, il secondo 18. Perché c'è l'ammortamento ogni anno, 4 milioni, più lo stipendio di Thuram da 5 (lordi) a stagione. Rabiot sarebbe poi andato a scadenza (un'altra volta), mentre Thuram ha altri tre anni di contratto e dai 12 milioni in su hai la possibiltià di fare una plusvalenza utile per il bilancio.

In questo modo Giuntoli ha potuto spendere, al netto di un rosso che sarà di circa 176 milioni. La filosofia è cambiata e non si vedranno più stipendi fuori categoria. Poi ci sarà Vlahovic che, però, è un altro tema.


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