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L'obiettivo per gennaio è un attaccante diverso dagli altri. Che sia Kalimuendo o Raspadori

di Andrea Losapio

Potrebbe anche non esserci un vice Vlahovic. Perché a gennaio, si spera, ritornerà Milik. Anche lui abbastanza differente dal serbo, ma che fisicamente ha delle caratteristiche simili. Un centravanti, sì, ma che può essere completare, come una seconda punta. Per quando servirà dare l'assalto alla diligenza, cioè giocare con due punte fisiche per recuperare situazioni disperate. Questo finora è stato il limite più importante della Juventus di Motta: non avere qualcuno che ti cambia il corso della partita. Uno da buttare dentro e che possa avere la rivoluzione nelle vene. Nei vari 0-0 è andata sempre così, ma anche con il Cagliari dopo l'1-0.

L'obiettivo per gennaio quindi è avere sì un attaccante, ma uno diverso da quelli già in rosa. Quindi anche da Vlahovic, uno che possa avere incisività sia da esterno che da punta. Non è un caso che i nomi siano molto simili fra di loro, ma diversi da quelli già in rosa: Kalimuendo e Raspadori sono due profili simili, perché possono essere il numero nove, l'undici ma anche il sette. Per essere dieci hanno poca tecnica, ma l'incisività sarebbe un grado differente rispetto a chi è trequartista di nome e di fatto.

Poi, certo, se dovesse arrivare Beto avrebbe un altro impatto, almeno dal punto di vista della forza. Sembrerebbe un po' lo Zalayeta dei tempi, capace di entrare e determinare, ma anche di giocare con gli altri "nove". Sarà probabilmente una questione economica e di occasione.


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