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KHEPHREN HA CAPITO TUTTO E CHE STILETTATA AL FRATELLO

di Massimo Pavan

A volte non servono molte parole, bastano pochi concetti, quando hai un papà che ha vissuto la Juve sa benissimo cosa vuole dire andare ovunque in Italia e trovare una faccia amica, così come avversaria, ma la Juve è qualcosa che non esiste in Italia.

L'Inter avrà vinto di recente, ma non sarà mai come la Juve, per numero di tifosi, per capacità di risalire dopo le ingiustizie, per quello che rappresenta da nord a sud, per come vince nonostante sia sempre combattuta da tutti, dentro e come vediamo per le pluvalenze, fuori dal campo.

Il giocatore è entusiasta della nuova esperienza, del resto ha vissuto le imprese del papà: : “È stata una giornata molto bella, essere qui è una cosa che sognavo fin da piccolo. È un’emozione grande, è molto bello. Mi ricordo quando mio padre giocava qui, al Delle Alpi. Mi ricordo Ibrahimovic, era il miglior giocatore del mondo quando ero piccolo. Io e mio fratello vivevamo qui”.

Il papà gli ha detto una grande verità: “Mi ha detto che è un grande club, il più grande d’Italia e per lui il più grande del mondo. Mi ha detto che quando giochi qui lo fai per vincere, sempre”.

Forse qualcuno in famiglia ha sbagliato ed ha scelto la squadra sbagliata.

La Juve lo seguiva da tanto, lo sapevamo: “La prima volta giocavo ancora al Monaco, avevo 17 anni. Poi sono andato al Nizza. Quest’anno sono tornati e sono stato molto contento. Per me è il club più grande d’Italia. Quando la Juve ti contatta dici sicuramente di sì”.

Potrà essere un giocatore utile, ma soprattutto dovrà dimostrare con i fatti di essere da Juventus: “Sono un giocatore a cui piace correre con il pallone, difendere, attaccare. Mi piace il calcio, essere sul campo con i compagni e vincere”.

La sfida con la Juve è appena iniziata, buona fortuna.

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