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JUVE, ECCO DA COSA SI RIPARTE

di Massimo Pavan

La Juventus che chiude a 71 punti, uno in meno dello scorso anno, uno in più di due anni fa, termina la stagione con la stessa differenza dello scorso anno, ma ancora una volta ad oltre venti punti dal primo posto, veramente troppi. Per lottare, diciamo lottare, non vincere, fino alla fine per il titolo, bisognerà rinforzare la squadra, oltre a razionalizzare il monte ingaggi eliminando gli inutili 14 milioni netti di Pogba e Alex Sandro e sperando nella crescita dei giovani.

DA COSA RIPARTIRE - la Juve riparte da una cosa, il gruppo. Quanto visto con il Monza, per esempio nell'addio di Alex Sandro, ma confermato anche dalle parole di Montero, il gruppo della Juventus è unito e compatto, giocatori disponibili e pronti ad ascoltare. Un gruppo dove ci saranno risorse ulteriori rispetto a questa brutta stagione, come Nicolò Fagioli, tra i miglior nelle ultime stagioni e dove la Juventus potrebbe trovare anche Djalo, che contro il Monza nel finale ha mostrato di essere un giocatore che potrà, forse, essere utile in campo o sul mercato.

Si riparte dalle scelte razionali e "facili", di Montero che ha dato al popolo quello che il popolo voleva, vale a dire il tridente, occasioni e gioco è una partita che e' sembrata scorrere più liscia rispetto a quelle passate. 

Per Thiago Motta, se accetterà la corte della Juventus, sarà facile inserirsi, a Bologna ha costruito un gruppo solido con statistiche molto vicina come squadra a quelle di questa Juventus, con lo stesso numero di partite pareggiate e la differenza in classifica data dalla sfida contro il Genoa. 

Per l'allenatore Italo-brasiliano l'impatto, quindi, sarà facilitato dall'ambiente che proverà a metterlo a suo agio per provare a costruire qualcosa di importante ripartendo dalle ultime due partite.

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