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Joao Mario da recuperare o da cedere? Intanto le opzioni sono poche

di Andrea Losapio

Joao Mario non è stato il miglior acquisto della scorsa stagione estiva. È un dato di fatto anche solo per il minutaggio che ha avuto finora, decisamente ridotto rispetto ad altri, come David oppure Openda, finora comunque non straordinari nella loro stagione. Nessuno dei nuovi ha lasciato di stucco, ma il portoghese è finito ai margini con rapidità importante.

Così bisogna capire se Joao Mario, sei mesi di esperienza alla Juventus, può essere recuperato. Perché è vero che la maglia pesa, ma dall'altro lato è ingiusto pensare a come il difensore non sia stato messo nelle condizioni migliori. Di più, gli è stato preferito McKennie in diverse occasioni - che oramai è il titolare - oppure adattato Kalulu, Cambiaso spostato di corsia. È dunque chiaro che non sia il più stimato da Luciano Spalletti che, da par suo, vorrebbe un terzino destro, seppur la priorità possa essere un centrocampista.

Il problema è che la toppa potrebbe essere peggiore del buco. Belghali non potrà muoversi da qui fino a giugno, quindi verrà preso e poi eventualmente prestato indietro all'Hellas Verona. Tradotto: la sua situazione si complica enormemente. Norton-Cuffy piace ma ci sono diversi club interessati, come il Napoli e la stessa Inter, al netto del fatto che sia uomo scelto da Ottolini. Una occasione può essere Jackson Tchatchoua, che conosce già bene il campionato e probabilmente può arrivare in prestito con diritto di riscatto dai Wolverhampton Wanderers, già praticamente retrocessi. Le opzioni però sono poche, mentre i possibili sostituti parecchi. Soprattutto quelli già in casa.


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