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IL TEMPO DELLA BENEFICIENZA È FINITO, PER POGBA IN PRIMIS

di Massimo Pavan

La Juventus in estate ha operato un poderoso taglio del monte ingaggi, a parte Dusan Vlahovic, a cui verrà proposto presto un ridimensionamento economico, tutti gli ingaggi più alti sono stati tagliati, da Rabiot as Alex Sandro, da Chiesa a Kostic passando per Rugani. Il criterio che vige oggi è la meritocrazia che deve vivere come condizione base, chi ha un ingaggio medio-alto lo deve meritare. 

Una regola che varrà anche per la prossima stagione con Danilo che dovrebbe o potrebbe restare se ridurrà il suo ingaggio, con Milik che dovrà adeguare o partire e con la situazione Pogba, inaspettata che dovrà essere gestita. 

POGBA - La questione Pogba è la più spinosa perché è la più cara in assoluto a livello economico con quegli otto milioni di euro più bonus che non esistono al mondo e che rappresentano una cifra non presentabile per nessuno. 

La Juventus non farà beneficienza e non è disposta in nessun mondo a concedere lo stesso stipendio al francese, la soluzione più semplice potrebbe essere la risoluzione ma bisognerà capire se Pogba chiederà una buonuscita, ma se la chiedesse la domanda da farsi sarebbe chiedersi per quale motivo la dovrebbe chiedere. Non c'è nessuna minima motivazione per cui ne avrebbe diritto. Nel primo anno di contratto si è fatto male ed ha gestito il suo infortunio in modo non professionale, se si fosse fatto operare subito i tempi sarebbero stati diversi, invece sì e' rivolto a un amico è la situazione è naufragata. Nel secondo anno la leggerezza del doping che doping non è ma un professionista non può comportarsi così, non si è fatto massaggiare da una persona incauta qui ha preso sostanze fidandosi di chi non aveva le basi per dartele, leggerezza da dilettante, 

Non andiamo a discutere l'uomo Pogba, una bella persona piacevole ma il calciatore che anni fa era un campione con fame e voglia ed ora è un calciatore normale che va pagato per quanto vale, meno di un decimo del suo attuale ingaggio, fosse un vero uomo riconoscente giocherebbe gratis fino a ritrovare il valore e poi solo in quel momento potrebbe vantare una qualsiasi pretesa.

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