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ICARDI, TRE VIE PER ARRIVARCI E BATTERE L’INTER

di Massimo Pavan

La Juventus e Mauro Icardi, un matrimonio che si può e si deve fare ma alle condizioni giuste quelle dettate dalla Juventus e non dall’Inter che chiaramente ha tirato troppo la corda con l’attaccante nerazzurro. Sicuramente se l’argentino fosse considerato ed integrato nella rosa di Conte ci sarebbe poco da dire, avrebbe una valutazione di mercato almeno di 60 milioni vista la lunga assenza dai campi di gioco.

Gli amici dell’Inter cercano di tenere alta la valutazione del calciatore ma la strategia nerazzurra e’ stata suicida, molto peggiore di quella della Juventus con i suoi attaccanti che comunque giocano tutti.

La Juventus ha tre strade per cercare di risparmiare sul cartellino senza trattare con Beppe Marotta.

La prima e’ far acquistare Icardi alla Roma, trenta milioni più Dzeko e poi prenderlo in prestito scambiandolo con Higuain a cifre prefissate.

Perché questo? Semplice, Icardi vuole la Juve e non la Roma, Higuain, vedremo...ma potrebbe accettare i giallorossi senza Champions del resto l’ha già fatto al Chelsea.

La seconda via e’ spingere affinché Icardi rompa con l’Inter, il calciatore potrebbe chiedere la rescissione per mobbing. Le basi ci potrebbero anche essere vedi la numero nove tolta dalle sue spalle per darla a Lukaku, un danno di immagine non leggero. La Juventus potrebbe eventualmente coprire le mensilità che Icardi non riceverebbe dai nerazzurri per luglio e agosto, una ventina di milioni, ma un dazio sopportabile.

Terza ed ultima via e’ quella dell’attesa, due anni e prenderlo a zero, Icardi dovrebbe impuntarsi e aspettare la scadenza contrattuale, due anni da pensionato di lusso.

Difficile da credere, ma una pensione d’oro aspettando la maglia della Juve, magari spingendo l’Inter ad accettare tra un anno una cifra bassa pur di non perderlo a zero con danno economico totale. Per la Juve tenere Higuain due anni e poi lasciarlo libero per prendere Icardi.

Insomma, anche questa una strategia.

La Juventus ad Icardi ci pensa, nessuna condizione dettata dall’Inter, del resto gli attaccanti sono fin troppi, l’ex numero nove deve essere un’opportunità non un obbligo dettato da Beppe Marotta.  

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