.

GATTI: "Della Juve mi stupisce ancora tutto, è stato difficile reagire alla penalizzazione"

di Giuseppe Giannone
Foto

Intervistato da "La Stampa", Federico Gatti, difensore classe 1998 della Juventus, ha toccato diversi argomenti, partendo dalla sua esperienza in maglia bianconera: "Fine dell'apprendistato dopo Friburgo ed Inter? Per carità, la strada è lunghissima. Due prestazioni positive non mi trasformano in fenomeno come due negative non fanno di me un brocco. Diciamo che sono arrivate in un momento particolare e che hanno esaltato le mie caratteristiche: la cattiveria, la voglia di tirar fuori qualcosa da dentro. La squadra mi ha aiutato tanto e le vittorie hanno favorito i buoni giudizi. 

Se ho temuto di non essere all'altezza della Juve? Ci sono stati momenti molto difficili, non lo nascondo, e so che ne incontrerò ancora. Ho lavorato duramente, atteso un'opportunità. 

Cosa mi stupisce della Juve? Tutto. E non è un modo di dire. Dalle strutture all’avanguardia alla possibilità di allenarmi con campioni che hanno vinto Scudetti, Champions, Mondiali: è tanto per un ragazzo con il mio passato. Ho imparato che vestire questa maglia non è semplice: ci sono molte aspettative, si gioca sempre per vincere e bisogna trovare la tranquillità interna per essere pronto quando ti chiamano in causa. Vestirla non è da tutti, ma ti dà tantissimo.

Come abbiamo vissuto la penalizzazione? È stato difficile, 15 punti in meno in classifica sono tanti, però la sentenza ci ha compattato ancor di più. La nostra idea è di giocare partita dopo partita e dare ancora di più per arrivare ancora più in alto. 

Il ricorso? Sappiamo che la società fa il massimo per ottenere indietro i punti che abbiamo guadagnato sul campo".


Altre notizie
PUBBLICITÀ