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FAGIOLI ai pm: "Non mi ponevo il problema se scommettere su quei siti fosse legale o meno. I debiti erano arrivati a 2,7 milioni, a Sassuolo piangevo per questo"

di Giuseppe Giannone
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L'edizione odierna de "Il Messaggero", riporta alcuni passaggi della "confessione" di Nicolò Fagioli, giovane centrocampista della Juventus, alla Procura Federale per quanto riguarda le scommesse: "Ho iniziato col tennis e col casinò online, poi col calcio, ma mai su partite della Cremonese e della Juventus, neanche su falli, cartellini, risultati esatti o marcatori. Under e over. Ma a un certo punto non potevo più prelevare i soldi dal mio conto corrente controllato da mia madre e ho iniziato a chiedere i soldi ai miei compagni che erano all’oscuro di tutto. 40mila euro a Gatti, che li pretende ancora, e a Dragusin. Dicevo che mi servivano per comprare i Rolex in una gioielleria a Milano, che in realtà usavo per restituire in parte le somme di denaro. 

Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In Sassuolo-Juve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All’uscita ho pianto per i debiti… a settembre 2022 erano 250mila, poi erano arrivati oltre i 2,7 milioni.

Fagioli poi parla anche del rapporto con Tonali, conosciuto in Under 21: "L’ho visto col telefonino e scommetteva, non sono riuscito a vedere se sul calcio o su altri sport, e gli ho chiesto cosa stesse facendo e lui mi rispose che potevo farlo anch’io perché i movimenti non erano tracciabili. Da quel momento ho cominciato a puntare anche io perché lo facevano gli altri e non mi ponevo il problema se i siti fossero regolari o meno. E nell’ambiente si vociferava che anche lui avesse ingenti debiti in giro. A un certo punto ho iniziato a giocare anche su Eurobet (sito legale, ndr), ero ossessionato e disperato”.


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