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ESCLUSIVA TJ - Porrini sulla Juve: "Troppo attendista e Conceição dipendente, ma si vedono le differenze tra Motta e Allegri. Sì alla cessione di Fagioli, su Koopmeiners..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore campione d'Europa e Intercontinentale con la Juventus, Sergio Porrini, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Nonostante lo svantaggio dal Napoli capolista non sia siderale, i tifosi della Juventus non sono affatto contenti del rendimento della loro squadra. Tu che idea hai a riguardo?

"Era partita molto bene, ma sicuramente era da osservare nelle sfide un po' più complesse. E ha iniziato a trovare qualche difficoltà. E' una Juve in fase di allestimento, giovane, che l'allenatore deve cominciare a plasmare. Ci vuole tempo. Nel momento in cui cambiano gli interpreti, devi dare il tempo a quelli nuovi di adattarsi e di comprendere la filosofia del nuovo allenatore. Oggi ci sono state delle partite poco convincenti, a differenza di qualche singolo come Conceição che sta convincendo. La Juve è Conceição dipendente".

Perché le squadre che hanno cambiato in estate come la Juventus non stanno invece trovando le stesse difficoltà? Il riferimento è chiaramente al Napoli di Conte, ma anche Fiorentina e Lazio sono avanti in questo momento.

"Non è spiegabile, ma sono tutte vicine in classifica. Non c'è una squadra che sta prendendo il largo, l'idea è che il campionato si sia livellato e questo consente a tutte di potersi giocare le posizioni di testa. Ad esclusione dell'Inter, che per me è la squadra con la rosa più forte e l'unica che può aumentare il distacco, le altre le vedo tutte più o meno sullo stesso livello: il Napoli è cresciuto, ma da un momento all'altro possono incappare in un passo falso. Poi c'è l'impegno europeo che ti toglie tante energie e al momento ci sono infortuni pesanti che stanno in condizionando".

In effetti è vero, ci sono troppi infortuni. E questo sta modificando, inevitabilmente, anche l'atteggiamento in campo.

"Sì, a volte la vedo fin troppo attendista. Sarebbe bello rivedere la Juventus di Lipsia che va a vincere l'incontro con uno in meno, purtroppo quell'atteggiamento lo si sta vedendo troppo a sprazzi".

Lo scorso anno eri tra quelli che auspicavi un cambio nella guida tecnica, ma la Juventus oggi è addirittura più indietro rispetto ad un anno fa. Quindi cosa è realmente cambiato da Allegri a Motta?

"La Juve di oggi cerca più di dominare il gioco, l'aggressione è più alta e offensiva nel recupero palla. I risultati non sono soddisfacenti e c'è qualche problema di troppo con le piccole, ma c'è un allenatore nuovo che sta portando avanti una filosofia e la politica dei giovani. Bisogna dargli tempo".

A fine luglio, nell'ultima intervista rilasciata per TuttoJuve, manifestavi i tuoi dubbi sui giocatori in uscita dal contesto Atalanta. E fin qui ci stai prendendo su Koopmeiners.

"Più che dal contesto Atalanta, è uscire da quello di Gasperini che provoca dei problemi. Le sue metodologie di allenamento e di lavoro sono diverse, il modo di preparare le partite lo è altrettanto e per questo puoi andare in difficoltà nel momento in cui sei di fronte ad altre richieste. Molti giocatori usciti sono andati in difficoltà, tutto questo sta accadendo anche a Koopmeiners le cui aspettative erano sicuramente più alte. L'olandese, come è avvenuto per altri suoi colleghi, è stato pagato una cifra pazzesca e per questo i tifosi si aspettavano di vedere il Maradona della situazione. E invece è un ottimo calciatore, ma sta facendo fatica perché lì tutti si esaltavano e rendevano al massimo del loro potenziale".

Douglas Luiz e Nico Gonzalez, al di là degli infortuni, sono due oggetti misteriosi, anche perché sono stati pagati veramente tanto nel corso dell'estate. Su chi dobbiamo avere più aspettative, nel momento in cui rientreranno?

"Direi Nico, perché nella Fiorentina ha dimostrato delle grandi qualità ed è l'attaccante che in questo momento manca. Poi hai trovato Conceição che è imprescindibile per come salta l'uomo e per la velocità incredibile che mette in mostra, per questo Gonzalez potrebbe giocare dietro la punta oppure a sinistra largo nel 4-3-3. Le aspettative sono puntate su quel giocatore che può cambiare qualcosa li davanti".

La Juve, da quel che sappiamo, farà sicuramente un difensore a gennaio. Tra quelli accostati, c'è un calciatore che vorresti a tutti i costi?

"Sinceramente no, anche perché i nomi che ho letto non sono di primissimo piano. E quelli che sono in possesso dei grandi difensori, di certo, non li vendono a gennaio".

Però la Juve potrebbe trovare la cifra da investire a patto di cedere qualcuno: l'indiziato sembrerebbe esser Fagioli.

"Se dovesse arrivare la giusta cifra, sinceramente lo venderei. In questa Juve non c'è il campione, per cui tutti sono importanti e nessuno è imprescindibile".

Si ringrazia Sergio Porrini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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