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ESCLUSIVA TJ - Matteo Trini: "Allenarsi con Buffon esperienza fantastica, la Juve con Conte non molla mai, io dopo l'inferno rivedo il paradiso"

di Paolo Mulas

Tornato finalmente a respirare l'aria del campo con la maglia del Carpi in Lega Pro, Matteo Trini, ex primavera della Juventus, ci ha raccontato in esclusiva per TuttoJuve la sua storia: dai primi passi nelle giovanili bianconere fino al suo recente ingaggio in Emilia.

Matteo raccontaci i tuoi primi approcci con la Juventus ed il tuo percorso a Torino

Mi sono messo in evidenza con la Torres fin da piccolo e poi con la rappresentativa sarda dove la Juventus ha avuto modo di visionarmi, e mi ha chiamato in prova per due volte. Poi a 14 anni mi ha portato a Torino e da li ho iniziato a fare tutta la trafila, giovanissimi, allievi, fino alla Primavera.

Nel 2006 2007, l'anno amaro della Juventus in serie B sei stato anche aggregato alla prima squadra. Che ricordi hai di quell'esperienza? 

Mi avevano assegnato la maglia numero 45, prendevo parte spesso agli allenamenti dei grandi, sono anche stato convocato 10/12 volte per le gare di campionato specialmente per quelle casalinghe. Per un ragazzo di 19 anni è stata un'esperienza fantastica ma anche costruttiva potersi allenare con Buffon, Mirante, Belardi.

Dopo varie esperienze in prestito il biennio al Lumezzane sembrava proiettarti verso altri palcoscenici. Sei stato considerato  tra i migliori portieri della Lega Pro e sei stato riscattato dalla Juventus. Te lo aspettavi? Che programmi aveva la Juventus per te?

Al Lumezzane  sarei rimasto con piacere perché credevo nel progetto, ma per discorsi di budget ha dovuto rinunciare a me puntando su dei giocatori più giovani. La Juve allora mi ha riscattato e mi sono state proposte due/tre soluzioni in serie B che però alla fine non si sono concretizzate. La Juventus è sempre stata in contatto con me e col mio procuratore per discorsi legati al mercato fino allo scorso novembre quando abbiamo optato per la risoluzione consensuale del contratto.


 Come hai trascorso la stagione appena trascorsa? Non hai avuto possibilità di essere ceduto a gennaio?

Fino al 31 agosto 2011 mi sono allenato da solo a Sassari in attesa di una chiamata dalle società di B con cui avevo avuto dei contatti ed anche da alcune di Lega Pro ma non si è concretizzato niente. Anche lo scorso gennaio ho ricevuto  diverse offerte che però alla fine si sono concluse con un nulla di fatto. Dopo sei mesi di inattività avrei accettato anche condizioni inferiori alle mie pretese ma sono stati solo dei pour parler. Mi sono allenato prima da solo per conto mio e poi con una società di Eccellenza sassarese. Sono tornato a Torino solo per la risoluzione questo novembre.

Cosa non è andato nel provino col Livorno di quest'estate? Eppure in amichevole contro il Pescara ti eri fatto sicuramente valere, parando anche un rigore al "tuo amico" Maniero (ndr. suo compagno nelle giovanili della Juventus)

Non so esattamente cosa sia andato "storto". Io credo di aver fatto bene, la società avrà fatto la sua valutazione ed alla fine ha fatto un'altra scelta.  Credo comunque di aver dimostrato il mio valore.

Come vedi  la Juventus quest'anno impegnata su tre fronti?

La squadra con l'arrivo di Conte ha acquisito una mentalità fantastica. Non concedono mai nulla, non mollano niente, sono sempre concentrati e sul pezzo. Le tre competizioni possono portare un po' stanchezza e di fatica anche mentale ma riescono a sopperire grazie alla mentalità vincente portata da Conte. La vedo molto bene, in almeno due fronti può arrivare fino in fondo.

Sei arrivato da poche settimane a Carpi con grande voglia di rivalsa, come è stato il primo impatto con l'ambiente?

Dopo un anno e mezzo all'inferno si è tornati in paradiso. Sinceramente non mi aspettavo una chiamata del genere in questo momento. Sono felice di essere arrivato in una società sana, seria e con grandi prospettive, ed anche il gruppo di giocatori è ottimo. Punto a fare bene e dimostrare quanto valgo.


A Carpi ritrovi peraltro Raffaele Bianco, ancora di proprietà della Juventus, come lo hai trovato?

E' uno dei giocatori che ai tempi del settore giovanile mi aveva impressionato di più per le sue qualità. Ha calcato anche campi importanti e lo considero uno dei migliori registi. E' completo, ha tempismo e grande visione di gioco sicuramente può ambire a categorie superiori .

Dopo quasi un anno e mezzo di inattività ha mai pensato di dover smettere?

Più passa il tempo e più i pensieri brutti si fanno avanti, però non puoi mollare dopo che hai investito vent'anni della tua vita sul calcio. I pensieri brutti venivano ma andavano via appena vedevo un pallone.

Per finire hai ancora qualche sogno professionale da raggiungere?

Adesso vedo sempre il giorno dopo. Dopo aver sognato tanto ho sbattuto e mi sono fatto male. Adesso avanzo coi piedi per terra. Il mio obiettivo rimane comunque quello di arrivare più in alto possibile. Se sarà Lega Pro, Serie B o Serie A ce lo potrà dire solo il tempo ed il campo. Io cercherò di migliorarmi giorno per giorno dando sempre il massimo.

 


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