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ESCLUSIVA TJ - Massimo Carrera: "La Juve non penserà al Monaco questa sera. Non capisco le critiche per il gioco della squadra. E sulla sfida al CSKA..."

di Mirko Di Natale

La vittoria di misura casalinga contro l'Ural ha permesso allo Spartak Mosca di Massimo Carrera di mantenere i sette punti di vantaggio sul Cska Mosca, con lo scontro diretto che si giocherà tra due giorni in casa dei rivali. "Sarà una partita difficile - commenta in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve -, mi auguro sia bella e spettacolare. Basta anche un pari? Abbiamo un po' di punti di vantaggio che ci consentono di respirare, dobbiamo andare in campo per fare la nostra partita perchè non siamo capaci a difenderci".

Un po' come la Juve?

"Giochiamo sempre il nostro calcio, facciamo un po' fatica quando incontriamo le squadre chiuse ma proviamo sempre fino alla fine a vincerle".

Ho letto che hai definito lo Spartak come la Juve. E' per via del palmares, vero?

"Sì, lo Spartak è considerata la Juventus di Russia per i campionati vinti e il seguito di tifosi. Mentalità? E' una squadra che non vince da tanto, io sto cercando di portare questa mentalità ma non è difficile mantenere sempre la concentrazione alta, porta via tante energie".

Sarà dura anche per la Juventus questa sera all'Atleti Azzurri di Bergamo contro l'Atalanta...

"Sarà una partita aperta, l'Atalanta è in salute e gioca molto bene. Non penso che i bianconeri andranno a Bergamo pensando al match di Champions col Monaco, sa bene che in questo momento l'obiettivo è il campionato. Andrà a fare la propria partita come giusto che sia".

Credi sarà una sfida tattica tra i due mister?

"Neanche più di tanto, l'Atalanta farà la partita e vorrà dimostrare di volersela giocare con la Juventus. Ha una posizione di classifica molto favorevole, non la subirà. Potrà uscire un bellissimo incontro. A viso aperto? Ha la possibilità di farlo, se la potrà giocare apertamente contro la Juve".

L'ambiente bianconero, secondo te, vive in funzione del fatto di voler chiudere il campionato domani?

"Penso che bisogna vincere partita dopo partita, anche perchè il campionato non viene mai vinto prima di giocarlo (ride ndr). La priorità in questo momento è il campionato, Allegri schiererà la miglior formazione senza fare calcoli".

Qualche mese fa si diceva che la Juventus non giocasse proprio benissimo...

"Non riesco a capire cosa voglia dire giocar benissimo. Una squadra è forte quando vince, è forte quando tiene la testa tutto il campionato. Il gioco è in base alla tattica che fai, non penso che dovessero esistere tutte quelle critiche alla Juventus. E' in fondo a tutte le competizioni, sta vincendo sempre e sta facendo benissimo ovunque. Se giocasse male non penso che sarebbe dove è ora (ride ndr)".

Dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia col Napoli alla partita del Camp Nou col Barcellona, il giudizio sulla Juventus è cambiato radicalmente. Come te lo spieghi?

"Il calcio è questo, bisognerebbe chiedere agli addetti ai lavori cosa intendono giocar bene. Io non lo riesco a capire. Penso che se vinci hai le qualità per farlo, sono i risultati alla fine che contano. Se una squadra gioca male chi ti dice che arriva alla fine? Prima o poi perde".

La Juve ha raggiunto un suo equilibrio cambiando modulo in corsa. Quanto è decisivo il contributo dei centrocampisti, in particolar modo quello di Pjanic?

"Sicuramente ha trovato l'equilibrio tattico giusto per dar maggior forza alla Juve, ha trovato la disponibilità dei giocatori per giocare in quei ruoli. L'esempio perfetto è Mandzukic. Qui c'è la bravura del suo tecnico Allegri".

Per quanta attenzione si sta creando, susciterebbe clamore non centrare uno degli obiettivi in cui è ancora in corsa la Juve?

"Ha la possibilità di arrivare in fondo fino alla fine, penso farà il possibile per far bene. La Juve ha la mentalità per arrivare lontano, penso che una squadra più di così non possa fare. Dovrà esser brava a raccogliere i frutti adesso. Se centra tutti gli obiettivi entrerà davvero nella leggenda del calcio. Monaco? E' una squadra interessante, ho avuto modo di osservare i suoi giocatori. La Juve non sottovaluterà i propri avversari come di consuetudine, se è arrivata in semifinale vuol dire che le capacità le ha. Sarà una bella sfida".

Si ringrazia Massimo Carrera per la gentilezza e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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