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ESCLUSIVA TJ - L'ex pres. Cobolli Gigli: "Mi aspettavo qualcosa in più, basta colpevolizzare Vlahovic. I giudizi critici di Chiellini serviranno a Scanavino, su Del Piero..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex presidente bianconero dal 2006 al 2009, Giovanni Cobolli Gigli, per parlare approfonditamente del rendimento della Juventus di inizio stagione e non solo:

Terzo pari a reti inviolate, col Napoli c'è stato dominio nel gioco ma non nelle occasioni. Al di là degli ultimi risultati, ti aspettavi una Juventus così al nastro di partenza?

"Ragionando da tifoso, non da ex dirigente, speravo in una vittoria importante tra le mura amiche. Il successo col Napoli sarebbe stato più confortante per vedere che il lavoro di Motta stava portando dei risultati, non nego che sia molto buono fin qui ma francamente mi aspettavo qualcosa in più. Analizzando meglio la rosa: la difesa è un bunker, il centrocampo così e così e in attacco c'è qualche problema. A mio modo di vedere, non bisogna esagerare nel colpevolizzare Vlahovic in tutte le maniere".

E invece molti tuoi compagni di tifo, ritengono che Vlahovic sia diventato un piccolo caso nelle ultime settimane.

"Non sono d'accordo, Vlahovic dovrà essere supportato e non messo da parte. Anche perché il potenziale c'è eccome, non è che bisogna star qui a metterlo in dubbio una domenica sì e l'altra pure. E' solo un momento. Motta sarà un bravo psicologo e saprà come fare per trovare una soluzione".

Che cosa è cambiato rispetto a dodici mesi fa?

"In termini di risultati poco, perché la Juve era partita bene ed è caduta da febbraio in poi dopo l'incontro con l'Inter. Si respira una nuova aria in società, la gestione tecnica di Giuntoli sta dando a mio avviso dei buoni risultati: ha trovato una buona posizione per quelli che dovevano essere ceduti e avevano un salario alto, è riuscito ad acquistare molti calciatori con buone potenzialità e qualità, il bilancio è decisamente più sano degli anni precedenti. Ho sempre stimato Allegri, ma forse un cambiamento poteva esser giusto e l'allenatore che è stato scelto è colui in possesso dei numeri per dare un buon gioco alla squadra. Motta non ha le idee semplici, ma ci vorrà solo del tempo per far acquisire i suoi meccanismi".

C'è già la possibilità, dunque, che una volta ingranata la marcia, la Juve può ambire già da quest'anno allo scudetto?

"Sì, da tifoso voglio tutto e subito. Ragionando da ex dirigente, invece, ci vorrà calma e sangue freddo, giochiamo partita dopo partita e pensiamo di riuscire a conservare un posto nelle coppe più importanti. Poi, una volta acquisito questo, pensiamo a vincerlo questo scudetto. L'Inter, mi spiace doverlo dire, è molto ben organizzata e con un allenatore che ha fatto un lavoro superiore a quelle che erano le mie aspettative. E' l'avversario più pericoloso da battere, ma non dobbiamo sottovalutare quanto fatto in poche settimane da Conte con un Napoli trovato in disfacimento".

Mi par di capire che includi anche il Napoli per la lotta scudetto, oltre a Inter e Juve.

"Conte è riuscito a riamalgamare a livello di determinazione tutti i giocatori, è un lavoro che sta pagando nel breve periodo. Quindi sì, il Napoli poi non gioca le coppe e può essere allenato tutta la settimana".

Dal punto di vista dirigenziale è arrivato Giorgio Chiellini che aiuterà nei rapporti l'ad Scanavino, ma non avrà compiti di campo. E' un ruolo in cui lo vedrai molto bene?

"Lo vedo benissimo, è stata una scelta giusta. Chiellini, col fatto che riferirà all'amministratore delegato, sarà in grado di fornirgli dei giudizi critici in modo così da fargli capire di più che cosa succede all'interno del calcio, perché l'ad è una persona di livello ma ha masticato poco di calcio in passato. Da tifoso l'ho sempre considerato una persona intelligente, di classe, che ha dimostrato di essere uno juventino in tutti i sensi e non ha mai abbandonato la barca come altri, per cui ben venga. In quest'ambiente sarà uno spirito nuovo, poiché la società non è più influenzata da dirigenti che avevano vissuto l'epoca passata, e questo può facilitare una ripresa della Juventus con idee nuove e ragionando anche sul bilancio in modo da non avere più le perdite accumulate fino all'anno scorso. Anche in questo, è un messaggio di ricrescita e di rilancio della Juve in tutti i sensi".

Non solo Chiellini, ma anche Del Piero potrebbe essere quella figura giusta per la ricrescita e il rilancio della nuova Juventus.

"Per me Del Piero, ancora adesso, è il campione più significativo degli ultimi anni. Mi sembra ci sia un leggero riavvicinamento con la società, grazie anche ai cambiamenti che sono avvenuti all'interno di essa. Io vorrei potesse interagire, mi piacerebbe, però non sta a me prendere questa decisione".

Si ringrazia Giovanni Cobolli Gigli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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